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Come le scadenze di maggio influenzeranno il mercato dell’oro e del petrolio

La settimana dal 20 al 24 maggio potrebbe essere determinante per oro e petrolio, con implicazioni significative dalle decisioni della BCE e della Fed.
  • Inflazione nella zona euro prevista al 2.4% per il 2025 secondo la BCE.
  • Gli analisti di UBS prevedono che il prezzo dell'oro salirà a 2.500 dollari per oncia entro la fine del 2024.
  • UBS prevede un prezzo del Brent intorno ai 91 dollari al barile nei prossimi mesi.
  • Nvidia dovrebbe registrare ricavi di 24.8 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale.

Inizia una settimana cruciale per i mercati finanziari globali, con un’attenzione particolare rivolta all’oro e al petrolio. Il vicepresidente della Banca Centrale Europea (BCE), Luis de Guindos, ha dichiarato che le pressioni sui prezzi nella zona euro stanno diminuendo, aumentando la fiducia della BCE nel raggiungimento dell’obiettivo di inflazione per il prossimo anno. De Guindos ha previsto che l’inflazione complessiva si attesterà al 2,4%, con l’inflazione “core” sotto il 3%. Secondo le sue previsioni, l’inflazione rimarrà intorno a questi valori nei prossimi mesi e si stabilizzerà intorno all’obiettivo del 2% nel 2025.

È quasi scontato che la BCE taglierà i tassi nel meeting di giugno, una mossa che potrebbe segnare un punto di svolta per i mercati azionari. La settimana è particolarmente importante a causa delle scadenze cruciali del 23 e 24 maggio, che potrebbero verificare la tendenza in corso.

Focus su oro e petrolio

Gli analisti di UBS hanno consigliato agli investitori di aggiungere strategie protettive ai loro portafogli a causa dell’imprevedibilità economica globale. L’oro, noto come investimento protettivo, potrebbe subire fluttuazioni negative se le aspettative sui tassi di interesse della Federal Reserve cambiano. UBS prevede che il prezzo dell’oro salirà a 2.500 dollari per oncia entro la fine del 2024, sostenuto dalla domanda elevata delle banche centrali e degli investitori, nonché dal ruolo dell’oro come protezione contro le tensioni geopolitiche.

UBS ha anche sottolineato l’importanza del petrolio come investimento protettivo, con previsioni di prezzo del Brent intorno ai 91 dollari al barile nei prossimi mesi, sostenuto dalla forte domanda e dagli sforzi dell’OPEC+ per mantenere stabile il mercato. Nonostante le fluttuazioni a breve termine, UBS mantiene una visione positiva a lungo termine sull’oro grazie alla domanda sostenuta e alla sua funzione di copertura contro i rischi geopolitici.

L’oro ha chiuso la scorsa settimana in area 2.417,4 dollari. Dall’inizio dell’anno, la materia prima ha segnato un minimo di 2.017,9 dollari e un massimo di 2.448,8 dollari. Il rialzo potrebbe continuare, con un supporto rilevante rappresentato dal minimo di 2.285,2 dollari segnato nella settimana del 29 aprile.

Market mover della settimana: dai conti di Nvidia al dato clou per la BCE sui salari

Questa settimana, i mercati saranno influenzati da una serie di eventi e dati economici chiave. Tra questi, i conti trimestrali di Nvidia e i dati sugli indicatori PMI globali, oltre alle pubblicazioni principali della Banca Centrale Europea (BCE) sui salari negoziati. L’attenzione sarà rivolta anche alle letture dell’inflazione dal Regno Unito e dal Giappone. Gli economisti attendono un rallentamento che potrebbe portare la Bank of England (BoE) a discutere un possibile taglio a giugno, mentre la Bank of Japan (BoJ) potrebbe attendere prima di rivedere al rialzo il tasso di riferimento.

Interventi delle banche centrali

Lunedì 20 maggio, la decisione della Banca centrale cinese sarà al centro dell’attenzione. Le autorità di Pechino hanno promesso nuovo sostegno alle imprese statali per acquistare immobili invenduti, con la People’s Bank of China che fornirà 300 miliardi di yuan (42,25 miliardi di dollari) alle istituzioni finanziarie per concedere prestiti alle imprese statali locali.

Martedì 21 maggio, ci saranno spunti dai prezzi alla produzione in Germania e dalla bilancia commerciale della zona euro, oltre all’intervento di Waller della Fed su economia e politica monetaria. Mercoledì 22 maggio, la Nuova Zelanda sarà sotto i riflettori con la decisione di mantenere i tassi fermi al 5,5%. Il focus sarà anche sulla lettura dell’inflazione dal Regno Unito, con l’indice annuale dei prezzi al consumo che a marzo è sceso dal 3,4% al 3,2%.

Giovedì 23 maggio, i ministri finanziari e i banchieri centrali del G7 monitoreranno diversi dati macroeconomici, tra cui l’inflazione turca e le letture preliminari degli indici PMI europei e statunitensi. La pubblicazione del dato relativo al primo trimestre dei salari negoziati dell’Eurozona sarà monitorata dalla BCE per future mosse di politica monetaria. La settimana si concluderà con i numeri sull’inflazione dal Giappone, le vendite al dettaglio nel Regno Unito e il dato finale del PIL tedesco.

Le cinque cose da seguire sui mercati questa settimana

La Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultimo vertice, e diversi funzionari della Fed pronunceranno discorsi che potrebbero influenzare le aspettative di taglio dei tassi. Nvidia comunicherà i suoi utili, e i dati PMI forniranno indicazioni sulla salute dell’economia globale. Il Regno Unito pubblicherà dati sull’inflazione, mentre la Reserve Bank della Nuova Zelanda si riunirà.

Verbali e interventi della Fed

Mercoledì, la Fed pubblicherà i verbali della riunione del 30 aprile-1 maggio. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha indicato che probabilmente i tassi resteranno alti a causa delle pressioni inflazionistiche. La scorsa settimana, un rapporto ha mostrato che i prezzi al consumo statunitensi sono aumentati meno del previsto in aprile, con l’inflazione che ha ripreso una tendenza al ribasso all’inizio del secondo trimestre.

I risultati trimestrali di Nvidia, previsti per mercoledì, potrebbero dare tono ai mercati azionari statunitensi e avere un impatto sulle società del settore dell’intelligenza artificiale. Nvidia dovrebbe registrare un aumento dei ricavi e degli utili nel primo trimestre fiscale, con un fatturato previsto di 24,8 miliardi di dollari, rispetto ai 7,2 miliardi dell’anno precedente, e un utile per azione di 5,57 dollari, rispetto a 1,09 dollari.

Gli Stati Uniti, la Cina, la zona euro e il Regno Unito pubblicheranno i dati PMI di maggio, che rafforzeranno le prospettive economiche globali. La lenta ripresa dell’area dell’euro è in corso dopo sei trimestri consecutivi di crescita stagnante o negativa, mentre l’inflazione statunitense ha ripreso una tendenza al ribasso e la Cina è cresciuta più rapidamente nel primo trimestre.

Market mover della settimana, verbali Fed e PMI protagonisti

I market mover della settimana dal 20 al 24 maggio includono i verbali della Fed e i PMI preliminari delle principali potenze mondiali. Il calendario economico propone l’aggiornamento di diversi indicatori dell’attività economica, sia nei servizi che nel manifatturiero, per il mese di maggio. Il focus sarà anche sul PIL della Germania e sulle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti.

Calendario economico dettagliato

Lunedì 20 maggio:
– 03:15, CNY: Tasso PBoC Cina
– 08:00, EUR: Indice prezzi produzione

Martedì 21 maggio:
– 12:00, EUR: Riunione Eurozona
– 22:30, USD: Scorte settimanali petrolio

Mercoledì 22 maggio:
– 01:50, JPY: Saldo bilancia commerciale Giappone
– 08:00, GBP: IPC Regno Unito
– 16:00, USD: Vendite abitazioni esistenti USA
– 16:30, USD: Scorte petrolio greggio USA
– 20:00, USD: Verbali riunione FOMC

Giovedì 23 maggio:
– 02:30, JPY: Indice direttori acquisti manifatturiero Giappone
– 02:30, JPY: Indice PMI servizi Giappone
– 09:30, EUR: Indice PMI composito Germania
– 09:30, EUR: Indice direttori acquisti manifatturiero Germania, EUR: servizi, EUR: Indice PMI manifatturiero Eurozona, EUR: Indice composito servizi, EUR: Indice direttori acquisti
– 10:30, GBP: Indice PMI composito Regno Unito, GBP: Indice direttori acquisti manifatturiero, GBP: Indice servizi
– 14:30, USD: Richieste sussidi disoccupazione USA
– 15:45, USD: Indice direttori acquisti

Venerdì 24 maggio:
– 08:00, GBP: Vendite dettaglio Regno Unito
– 08:00, EUR: Germania
– 14:30, USD: Ordinativi beni durevoli USA
– 16:00, USD: Sentimento d’aspettativa consumatori Michigan USA
– 16:00, USD: Indice fiducia Michigan USA

Bullet Executive Summary

La settimana dal 20 al 24 maggio 2024 si preannuncia decisiva per i mercati finanziari globali, con un’attenzione particolare rivolta all’oro e al petrolio. Le dichiarazioni del vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, e le previsioni di UBS sull’oro e il petrolio, insieme ai dati economici chiave e agli interventi delle banche centrali, influenzeranno significativamente le dinamiche di mercato. La pubblicazione dei verbali della Fed e i conti trimestrali di Nvidia saranno particolarmente monitorati dagli investitori.

In economia e finanza, è fondamentale comprendere il concetto di inflazione e il suo impatto sui tassi di interesse. L’inflazione rappresenta l’aumento generale dei prezzi dei beni e servizi nel tempo, e le banche centrali, come la BCE e la Fed, utilizzano i tassi di interesse per controllarla. Un aumento dei tassi di interesse tende a ridurre l’inflazione, mentre una riduzione dei tassi può stimolare l’economia ma aumentare l’inflazione.

Un concetto avanzato correlato è il Quantitative Easing (QE), una politica monetaria non convenzionale utilizzata dalle banche centrali per stimolare l’economia aumentando la quantità di moneta in circolazione. Il QE comporta l’acquisto di titoli di stato e altri asset finanziari, con l’obiettivo di abbassare i tassi di interesse a lungo termine e aumentare la liquidità nel sistema finanziario. Tuttavia, il QE può anche portare a un aumento dell’inflazione se non gestito correttamente.

Questa settimana offre un’opportunità unica per osservare come le decisioni delle banche centrali e i dati economici influenzano i mercati finanziari. È un momento cruciale per gli investitori per rimanere informati e adattare le loro strategie in base agli sviluppi economici globali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

Un commento

  1. Ma davvero pensate che i mercati siano così influenzabili da queste dichiarazioni? La BCE prevede e poi succede sempre il contrario… 😒

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