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Il crollo delle grandi tech: ecco cosa è successo agli imperi di Musk e Bezos

In soli dieci giorni, i giganti tecnologici hanno perso 1.400 miliardi di dollari di valore di mercato. Scopri come questo ha impattato i patrimoni dei miliardari più ricchi del mondo.
  • Le principali aziende tecnologiche hanno perso un valore complessivo di 1.400 miliardi di dollari in dieci giorni.
  • Elon Musk ha subito una perdita di 17,1 miliardi di dollari, mantenendo comunque il titolo di uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 231 miliardi di dollari.
  • Le large-cap hanno mostrato una crescita annua del 23%, mentre le small-cap hanno registrato un aumento del 2,0% finora nel 2024.

Il recente crollo delle azioni dei giganti tecnologici ha scosso il mercato finanziario globale. In soli dieci giorni, le principali aziende del settore hanno perso un valore complessivo di 1.400 miliardi di dollari. Questo evento ha segnato una delle peggiori sedute azionarie della storia, con un impatto significativo sui patrimoni dei miliardari più ricchi del mondo.

Il crollo è stato innescato dal primo round delle trimestrali, che ha visto i titoli di Tesla e Alphabet, la casa madre di Google, non convincere gli investitori. La giornata di ieri è stata particolarmente nera per Elon Musk, il cui patrimonio è sceso di 17,1 miliardi di dollari, arrivando a 231 miliardi di dollari. Nonostante questa perdita, Musk mantiene il titolo di uomo più ricco del mondo, con un vantaggio di 33 miliardi di dollari su Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, che ha perso 5,2 miliardi di dollari, portando il suo patrimonio a 198,6 miliardi di dollari.

Anche il settore del lusso ha subito un duro colpo. Le azioni del colosso francese LVMH sono scese del 4,6% dopo la pubblicazione degli utili del secondo trimestre, deludendo le stime di fatturato degli analisti. Questa perdita ha intaccato il patrimonio del presidente e CEO Bernard Arnault, che è sceso di 8,4 miliardi di dollari, attestandosi a 181,8 miliardi di dollari.

Impatto sui Principali Miliardari

La classifica dei dieci miliardari che hanno subito le maggiori perdite è impressionante. Elon Musk guida la lista con una perdita di 17,1 miliardi di dollari, seguito da Jeff Bezos con 5,2 miliardi di dollari e Bernard Arnault con 8,4 miliardi di dollari. Altri miliardari nella lista includono:

– *Bill Gates: perdita di 6 miliardi di dollari, patrimonio di 171,2 miliardi di dollari.
Mark Zuckerberg: perdita di 9,5 miliardi di dollari, patrimonio di 161,9 miliardi di dollari.
Larry Ellison: perdita di 7,2 miliardi di dollari, patrimonio di 143,1 miliardi di dollari.
Warren Buffett: perdita di 6,7 miliardi di dollari, patrimonio di 137,1 miliardi di dollari.
Larry Page: perdita di 312 milioni di dollari, patrimonio di 136,4 miliardi di dollari.
Sergey Brin: perdita di 1,7 miliardi di dollari, patrimonio di 132,6 miliardi di dollari.
Steve Ballmer: perdita di 3,8 miliardi di dollari, patrimonio di 126,4 miliardi di dollari.

Queste perdite hanno avuto un impatto significativo non solo sui patrimoni personali dei miliardari, ma anche sul mercato azionario globale, evidenziando la vulnerabilità delle grandi capitalizzazioni in un contesto di incertezza economica.

La Crescita delle Large Cap e il Futuro del Mercato

L’analisi dei principali fattori azionari statunitensi ha mostrato una crescita annua delle large-cap, con un aumento dei prezzi degli ETF fino a venerdì 19 luglio. Tuttavia, la scorsa settimana potrebbe segnare un punto di svolta per i fattori ritardatari. Il cambiamento di leadership a breve termine è stato sorprendente, con le small-cap che hanno registrato un forte rialzo.

Finora, nel 2024, il segmento delle small-cap ha registrato una crescita del 2,0%, mentre l’intero mercato azionario è salito di oltre il 16%. Il leader del fattore, la crescita delle large-cap, è aumentato di quasi il 23%. Questo improvviso cambiamento ha portato gli analisti a considerare la possibilità di un cambiamento nella leadership del mercato.

Eric Kuby, chief investment officer di North Star Investment Management Corp, ha dichiarato: “Credo che la narrazione sia cambiata. Spero che il balzo dell’ultima settimana sia l’inizio di un periodo pluriennale in cui le small-cap potrebbero recuperare terreno”. Tuttavia, gli analisti di Marks Group Wealth Management ricordano che le azioni a piccola capitalizzazione sono state in disaccordo per anni a causa della sottoperformance dovuta ai tassi di interesse rimasti alti.

Prospettive Future e Politica Monetaria

A luglio, le small-cap hanno registrato un grande rimbalzo, grazie al crescente consenso sui tagli dei tassi della Federal Reserve previsti per settembre. Le società più piccole sono generalmente più dipendenti dai prestiti per finanziare la crescita, a differenza dei colossi aziendali con miliardi di liquidità. Una politica monetaria meno restrittiva potrebbe essere la scintilla di cui questa asset class ha bisogno.

I future sui Fed funds vedono una probabilità elevata che la banca centrale tagli i tassi di interesse nella riunione FOMC del 18 settembre. Tuttavia, gli strategist di Yardeni Research avvertono che è prematuro leggere troppo nell’ultima esplosione di energia delle small-cap. “I tagli ai tassi d’interesse dovrebbero incrementare i margini di profitto, ma dubitiamo che un taglio di 25 punti percentuali al tasso dei fondi federali possa migliorare significativamente i profitti delle small-cap”, ha dichiarato la società ai clienti.

L’analista dell’ETF Dave Nadig predica pazienza e un approccio “trust-but-verify”. “Se il rally delle small-cap è duraturo, intendo due o tre mesi in cui le small-cap battono le large-cap, credo che vedrete una tonnellata di denaro inseguire la performance”, ha dichiarato alla CNBC.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il recente crollo delle azioni dei giganti tecnologici ha avuto un impatto significativo sul mercato finanziario globale, evidenziando la vulnerabilità delle grandi capitalizzazioni in un contesto di incertezza economica. La crescita delle small-cap potrebbe rappresentare un cambiamento nella leadership del mercato, ma è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di diversificazione del portafoglio. Diversificare gli investimenti tra diverse asset class può aiutare a ridurre il rischio complessivo del portafoglio, soprattutto in periodi di volatilità del mercato.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è il rischio sistemico*. Il rischio sistemico si riferisce alla possibilità che un evento significativo in un settore o mercato possa avere ripercussioni negative sull’intero sistema finanziario. Il recente crollo delle azioni dei giganti tecnologici è un esempio di come un evento in un settore specifico possa avere un impatto su scala globale.

Speriamo che questo articolo vi abbia fornito una visione approfondita e stimolante sul recente crollo del mercato e le sue implicazioni. Continuate a seguire le nostre analisi per rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e sviluppi nel mondo dell’economia e della finanza.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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