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Il futuro del lavoro nel 2024: tra crescita e sfide nel reperimento dei talenti

Un'analisi dettagliata sulle dinamiche del mercato del lavoro e le difficoltà delle imprese nel trovare profili qualificati
  • A marzo 2024, le imprese prevedono oltre 447mila contratti di lavoro, segnando un incremento di +7,1% rispetto a marzo 2023.
  • Nel trimestre marzo-maggio 2024, si prevede un incremento di circa 112mila contratti sullo stesso trimestre del 2023, con un aumento del +8,7%.
  • Le difficoltà nel reperire profili qualificati rimangono elevate, con il 47,8% delle assunzioni considerate difficili da coprire.

Il mercato del lavoro nel 2024 mostra segnali incoraggianti di crescita, con un incremento significativo nel numero di contratti di lavoro programmati dalle imprese. Secondo i dati forniti dall’ultimo bollettino Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro, a marzo sono previsti oltre 447mila contratti di lavoro, con un aumento di quasi 30mila unità rispetto a marzo 2023 (+7,1%) e circa 1,4 milioni di contratti previsti per il trimestre marzo-maggio, segnando un incremento di circa 112mila unità sullo stesso trimestre del 2023 (+8,7%).

Nonostante questi numeri positivi, le imprese continuano a incontrare difficoltà nel reperire i profili richiesti, con il 47,8% delle assunzioni considerate difficili da coprire, un dato in leggero miglioramento rispetto a febbraio (49,3%) ma in peggioramento rispetto a marzo 2023 (47,4%). Tra i profili più difficili da trovare, spiccano gli operai specializzati, con difficoltà riscontrate nel 64,6% dei casi.

Settori in crescita e profili più ricercati

I settori che mostrano la maggiore crescita in termini di assunzioni programmate sono il turismo, il commercio, i servizi alle persone e le costruzioni. Nel dettaglio, il terziario prevede circa 313mila assunzioni a marzo e oltre 992mila nel trimestre marzo-maggio, con il turismo che offre le maggiori opportunità di impiego (circa 82mila lavoratori a marzo e 299mila nel trimestre), seguito da commercio e servizi alle persone. Le previsioni di entrata nei servizi registrano un incremento del +10,5% a marzo e del +11,4% nel trimestre, grazie soprattutto agli andamenti positivi attesi dal turismo e dal commercio.

Per quanto riguarda il settore manifatturiero, complessivamente si cercano oltre 85mila lavoratori a marzo e 249mila nel trimestre, con le industrie della meccatronica, metallurgiche e alimentari che guidano la domanda di lavoro. Le costruzioni prevedono 49mila contratti di assunzione a marzo e 146mila fino a maggio, mostrando flussi programmati in crescita rispetto all’anno precedente.

Difficoltà nel reperimento dei profili e risposta del mercato

Nonostante le prospettive positive in termini di assunzioni, le imprese si trovano di fronte a significative difficoltà nel reperire i profili richiesti. Questo mismatch tra domanda e offerta di lavoro è particolarmente evidente nel Nord est, dove circa il 52,9% dei profili ricercati risulta difficile da trovare, con punte del 57,1% per il Friuli-Venezia Giulia. Anche le imprese del Nord ovest, del Centro e del Mezzogiorno segnalano difficoltà simili, sebbene in misura leggermente inferiore.

Le cause di questa difficoltà sono molteplici e includono la mancanza di candidati in possesso delle competenze richieste, soprattutto per quanto riguarda gli operai specializzati, i conduttori di impianti e i tecnici. Questa situazione ha portato le principali organizzazioni sindacali, Cgil e Uil, a indire uno sciopero per l’11 aprile, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione su politiche e interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre che sulla delega fiscale.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il mercato del lavoro nel 2024 mostra segnali positivi di crescita, con un aumento significativo delle assunzioni programmate dalle imprese. Tuttavia, la difficoltà nel reperire profili qualificati rappresenta una sfida persistente, evidenziando un mismatch tra la domanda e l’offerta di lavoro. Questa situazione sottolinea l’importanza di investire in formazione e aggiornamento professionale, per allineare le competenze dei lavoratori con le esigenze del mercato.

Dal punto di vista della finanza, questa dinamica può influenzare il mercato azionario, in particolare le aziende nei settori in crescita come turismo, commercio e costruzioni. La capacità di un’azienda di attrarre e mantenere talenti può diventare un fattore chiave nel suo successo finanziario. Inoltre, l’analisi avanzata potrebbe considerare l’impatto delle politiche di formazione e aggiornamento professionale sulle prospettive di crescita economica a lungo termine, evidenziando come investimenti in capitale umano possano tradursi in vantaggi competitivi sostenibili per le imprese e per l’economia nel suo complesso.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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