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Importante: TIM migliora il rating grazie alla vendita della rete a KKR

S&P alza il rating di TIM a 'BB' dopo la cessione della rete a KKR, riduzione del debito e leva finanziaria moderata. Cosa significa per il futuro dell'azienda?
  • S&P Global Ratings ha alzato il rating di TIM a 'BB' da 'B+', segnalando un miglioramento del profilo creditizio.
  • La cessione di NetCo a KKR ha ridotto il debito di TIM di circa 14 miliardi di euro.
  • Il rapporto debito rettificato/EBITDA previsto per il 2024 e 2025 è inferiore a 4,0x, rispetto ai precedenti 5,0x.

S&P Global Ratings ha recentemente alzato il rating di TIM a “BB” da “B+”, in seguito alla cessione degli asset relativi alle infrastrutture di rete fissa (NetCo) a KKR, perfezionata il 1° luglio 2024. La decisione di rimuovere il rating dal CreditWatch positivo, inserito il 9 novembre 2023, riflette un miglioramento significativo del profilo creditizio di TIM, guidato principalmente dalla riduzione del debito attraverso i proventi della cessione di NetCo e dall’impegno dell’azienda a mantenere una leva finanziaria moderata.

La cessione di NetCo ha comportato una riduzione delle dimensioni, degli utili e della base patrimoniale delle operazioni del gruppo, portando a una revisione al ribasso del profilo di rischio aziendale. Tuttavia, l’obiettivo del gruppo di mantenere una struttura di capitale moderata compensa questo risultato. TIM prevede di ridurre il debito di circa 14 miliardi di euro (al netto dei leasing) grazie alla cessione di NetCo, riducendo il debito rettificato rispetto all’EBITDA a meno di 4,0x nel 2024 e 2025, rispetto ai 5,0x precedenti.

Prospettive di crescita e stabilità

L’agenzia di rating sottolinea che le solide dimensioni e la posizione di TIM nel mercato interno e in Brasile sostengono il profilo di rischio dell’azienda. Dopo la cessione, il gruppo manterrà dimensioni e ricavi superiori a 14 miliardi di euro, con un EBITDA di oltre 4 miliardi di euro. Questo riflette le attività di TIM nei settori consumer e enterprise a livello nazionale, nonché le grandi operazioni in Brasile, che contribuiranno per oltre il 50% dell’EBITDA riportato.

S&P prevede che TIM manterrà una forte posizione come operatore storico di telecomunicazioni nel mercato nazionale italiano e una solida posizione in Brasile. La diversità geografica del business, l’esposizione significativa al segmento enterprise e il forte contributo della filiale brasiliana in crescita sono elementi chiave per il profilo di rischio dell’azienda.

Contesto competitivo e sfide future

Il contesto competitivo in Italia rimane impegnativo, portando a un grave deterioramento dei ricavi e dell’EBITDA per il gruppo consolidato dal 2017, limitando il profilo di rischio aziendale. Potenziali ulteriori operazioni di M&A di consolidamento nel mercato interno potrebbero alleviare la pressione competitiva, anche se i tempi rimangono incerti.

I potenziali benefici derivanti dai minori vincoli normativi sulle operazioni fisse dopo la cessione di NetCo potrebbero migliorare la capacità di bundling del gruppo, supportando la crescita dell’ARPU e limitando le perdite di clienti in futuro, fornendo una stabilizzazione del business nazionale.

L’outlook stabile riflette l’aspettativa che TIM riorienterà il business domestico con aspettative di stabilizzazione della base clienti e dell’ARPU, mantenendo un solido trading in Brasile. Si prevede che TIM registrerà una leva finanziaria inferiore a 4,0x nel 2024, rafforzando i parametri del credito nel 2025 e 2026.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la recente decisione di S&P Global Ratings di alzare il rating di TIM a “BB” dopo la cessione di NetCo a KKR rappresenta un significativo passo avanti per l’azienda. Questo miglioramento riflette una riduzione del debito e un impegno a mantenere una leva finanziaria moderata, nonostante le sfide competitive nel mercato italiano. La diversità geografica e il forte contributo della filiale brasiliana sono elementi chiave per il profilo di rischio dell’azienda.

Nozione base di economia e finanza: La leva finanziaria è un concetto fondamentale che indica il rapporto tra il debito di un’azienda e il suo capitale proprio. Una leva finanziaria moderata può indicare una gestione prudente del debito e una maggiore stabilità finanziaria.

Nozione avanzata di economia e finanza: L’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization) è un indicatore chiave della performance operativa di un’azienda. Ridurre il rapporto tra debito rettificato e EBITDA può migliorare significativamente il profilo creditizio di un’azienda, rendendola più attraente per gli investitori e riducendo il costo del capitale.

Questa analisi ci invita a riflettere sull’importanza di una gestione finanziaria prudente e sulla capacità di adattamento delle aziende in un contesto competitivo in continua evoluzione.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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