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- Esenzione contributo NASpI per contratti fino a 3 giorni nel turismo.
- Dal 1° gennaio 2020, estesa l'esenzione a mense e catering.
- Codice 'L810' per recuperare i contributi versati dal 2020.
Contributo Addizionale INPS: Chiarezza per il Settore Turistico e Pubblici Esercizi
Il panorama dei contributi INPS si arricchisce di una precisazione cruciale, destinata a impattare positivamente il settore turistico e dei pubblici esercizi. Con il messaggio numero 913, datato 14 marzo 2025, l’INPS fa luce su una questione delicata riguardante il contributo addizionale per i cosiddetti “lavoratori extra”. Questo chiarimento, che fa riferimento alla legge numero 92 del 28 giugno 2012, modificata nel 2019, porta con sé implicazioni significative per i datori di lavoro e per la gestione dei contratti a breve termine.
La questione centrale riguarda l’applicazione del contributo addizionale NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) ai contratti di lavoro di durata non superiore a tre giorni, stipulati con lavoratori impiegati in servizi speciali nel settore turistico e dei pubblici esercizi. L’INPS ha chiarito che, in virtù della normativa vigente, tali contratti sono esenti dal versamento di questo contributo aggiuntivo. Questa precisazione è particolarmente rilevante in un contesto economico in cui il settore turistico riveste un ruolo di primo piano, e la flessibilità del lavoro è spesso una necessità per far fronte alle esigenze stagionali e alle fluttuazioni della domanda.
Questa decisione dell’INPS rappresenta un sospiro di sollievo per molti datori di lavoro, che potranno beneficiare di un alleggerimento degli oneri contributivi per i contratti a breve termine. Allo stesso tempo, è fondamentale che i lavoratori siano consapevoli dei propri diritti e delle tutele previste dalla legge, anche nel caso di contratti di lavoro di breve durata.
Dettagli sull’Esenzione e Settori Coinvolti
La circolare INPS n. 91/2020, al paragrafo 1.4.1, definisce le attività dei settori del turismo e dei pubblici esercizi a cui si applica questa disciplina. A partire dal 1° gennaio 2020, l’esenzione è stata estesa anche alle attività di mense e ristorazione collettiva (codici ATECO 56.29.10 e CSC 7.07.05) e del catering (codici ATECO 56.29.20 – 56.21.00 e CSC 7.07.05). Queste attività, infatti, rientrano nella disciplina dei pubblici esercizi e dei CCNL Turismo, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, alberghi, e non sono escluse dall’applicazione del cosiddetto “lavoro extra”.
È importante sottolineare che l’esenzione dal contributo addizionale NASpI per i lavoratori extra è subordinata al rispetto di alcune condizioni. In particolare, i contratti devono essere stipulati per l’esecuzione di servizi speciali di durata non superiore a tre giorni, e devono essere individuati dai contratti collettivi di lavoro. Inoltre, il datore di lavoro è tenuto a comunicare l’instaurazione del rapporto di lavoro entro il giorno antecedente l’inizio dell’attività.
L’INPS ha precisato che, ai sensi dell’articolo 29, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, i lavoratori extra sono quei dipendenti assunti per:
- Servizi speciali di durata non superiore a tre giorni nel settore del turismo e dei pubblici esercizi, in casi specifici previsti dai contratti collettivi.
- Lavoro portuale temporaneo regolato dall’articolo 17 della legge 28 gennaio 1994, n. 84.
Per questi contratti, l’azienda ha comunque l’obbligo di comunicare l’instaurazione del rapporto di lavoro entro il giorno antecedente l’inizio dell’attività.

Recupero dei Contributi Versati Erroneamente: Modalità e Tempistiche
Un aspetto di particolare interesse riguarda la possibilità per i datori di lavoro di recuperare i contributi addizionali NASpI versati erroneamente per i periodi di paga da gennaio 2020 fino alla data di pubblicazione del messaggio INPS. Per ottenere il rimborso, i datori di lavoro devono seguire una procedura specifica, utilizzando il flusso UniEmens.
All’interno del flusso UniEmens, è necessario valorizzare l’elemento , , con il codice causale “L810”, che ha il significato di “Recupero contributo addizionale art. 2, co. 30 L.92/2012”. È fondamentale che la valorizzazione del codice sia effettuata esclusivamente nei flussi UniEmens di competenza relativi ai tre mesi successivi alla pubblicazione del messaggio INPS. Questo termine è cruciale per evitare errori nella dichiarazione contributiva e garantire la corretta applicazione dei controlli di congruità.
Nel caso in cui i lavoratori extra non siano più in forza presso l’azienda, i datori di lavoro interessati devono procedere con l’invio di un flusso di regolarizzazione sull’ultimo mese di attività del lavoratore, esponendo il codice “L810”. Questa procedura assicura che anche le posizioni dei lavoratori non più in servizio siano correttamente aggiornate e che i contributi versati in eccesso siano recuperati.
Per compilare correttamente il flusso Uniemens, è necessario indicare:
- Codice Causale: “L810”
- Motivo utilizzo causale: “N”
- Anno/Mese di riferimento: Periodo per cui si richiede il recupero
- Importo da recuperare: Somma della contribuzione versata in eccesso
Un’Opportunità per Ottimizzare la Gestione del Personale nel Turismo
La precisazione dell’INPS rappresenta un’opportunità significativa per i datori di lavoro del settore turistico e dei pubblici esercizi. La possibilità di esentare i contratti a breve termine dal contributo addizionale NASpI può contribuire a ridurre i costi del lavoro e a favorire una maggiore flessibilità nella gestione del personale. Questo, a sua volta, può avere un impatto positivo sulla competitività delle imprese e sulla loro capacità di adattarsi alle fluttuazioni del mercato.
Tuttavia, è fondamentale che i datori di lavoro siano consapevoli delle condizioni e dei requisiti necessari per beneficiare dell’esenzione. È importante verificare che i contratti di lavoro stipulati con i lavoratori extra rispettino i limiti di durata e le previsioni dei contratti collettivi di lavoro. Inoltre, è essenziale comunicare tempestivamente l’instaurazione del rapporto di lavoro, al fine di evitare sanzioni e contestazioni da parte dell’INPS.
In definitiva, la chiarezza fornita dall’INPS rappresenta un passo avanti nella semplificazione degli adempimenti contributivi e nella promozione di un mercato del lavoro più efficiente e flessibile nel settore turistico e dei pubblici esercizi. Un’attenta gestione delle risorse umane e una corretta applicazione delle normative vigenti possono contribuire a creare un ambiente di lavoro più sereno e produttivo, a vantaggio sia dei datori di lavoro che dei lavoratori.
Navigare le Complessità: Un’Analisi Approfondita per il Futuro
La recente comunicazione dell’INPS, sebbene mirata a chiarire un aspetto specifico della contribuzione nel settore turistico e dei pubblici esercizi, solleva questioni più ampie sulla complessità del sistema previdenziale italiano e sulla necessità di una sua costante revisione e semplificazione. La miriade di norme, circolari e interpretazioni rende spesso difficile per i datori di lavoro orientarsi e adempiere correttamente agli obblighi contributivi. Questo, a sua volta, può generare incertezza, contenziosi e, in ultima analisi, un freno alla crescita economica.
È auspicabile che l’INPS continui a svolgere un ruolo attivo nella diffusione di informazioni chiare e tempestive, attraverso strumenti di comunicazione efficaci e accessibili a tutti. Allo stesso tempo, è necessario un impegno da parte del legislatore per semplificare il quadro normativo e ridurre gli oneri burocratici a carico delle imprese. Un sistema previdenziale più semplice, trasparente ed efficiente può contribuire a creare un ambiente più favorevole agli investimenti, all’occupazione e alla crescita economica sostenibile.
In questo contesto, l’educazione finanziaria assume un ruolo cruciale. Conoscere i propri diritti e doveri, comprendere le dinamiche del mercato del lavoro e saper gestire le proprie risorse finanziarie sono competenze fondamentali per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e costruire un futuro più sereno e prospero.
- In effetti, tali impieghi sottostanno alle regolamentazioni dei locali pubblici e dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) del turismo, dei locali pubblici, della ristorazione collettiva e commerciale, nonché del settore alberghiero, senza essere escluse dall’ambito del cosiddetto “lavoro extra”.
- È imperativo che l’attribuzione del codice avvenga rigorosamente all’interno dei moduli UniEmens di pertinenza, entro il trimestre successivo alla data di pubblicazione della comunicazione INPS.
- Qualora i lavoratori occasionali non risultassero più alle dipendenze dell’azienda, i datori di lavoro interessati dovranno procedere con l’inoltro di un flusso di rettifica relativo all’ultima mensilità lavorativa del dipendente, indicando il codice “L810”.
- Con decorrenza dal primo giorno di gennaio, l’esonero è stato esteso anche alle attività inerenti i servizi di ristoro, come le strutture di ristorazione aziendale e collettiva, identificate dai codici ATECO specifici.
- Per “lavoratori extra” si intendono quei dipendenti assunti per: servizi occasionali di durata non superiore a settantadue ore nell’ambito del turismo e dei locali pubblici, unicamente nei casi espressamente consentiti dai contratti di lavoro collettivi.
- Attività lavorativa portuale a termine disciplinata dall’articolo 17 della legge del 28 gennaio 1994, numero 84.
- Per tali rapporti contrattuali, la società è comunque tenuta a comunicare l’avvio del rapporto occupazionale entro il giorno che precede l’inizio dell’attività stessa.