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- Piazza Affari ha chiuso in ribasso con una flessione dello 0,57%, attestandosi a 33.075 punti.
- Le principali piazze finanziarie europee hanno subito ribassi frazionali: Francoforte (-0,4%), Parigi (-0,3%), Londra (-1%).
- Il settore bancario ha visto UniCredit in calo del 2,25%, mentre Saipem nel settore energetico ha perso il 2,86%.
Nella giornata del 20 agosto 2024, Piazza Affari ha chiuso in ribasso, con l’indice FTSE MIB che ha registrato una flessione dello 0,57%, attestandosi a 33.075 punti. Il controvalore degli scambi è rimasto invariato a 1,75 miliardi di euro, in linea con il dato della vigilia. Anche le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata con ribassi frazionali: Francoforte ha perso lo 0,4%, Parigi lo 0,3% e Londra l’1%. L’Eurostoxx 50 ha ceduto lo 0,3%.
Il differenziale tra BTP e Bund decennali tedeschi è salito a 137,8 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 2,3 punti al 3,59% e quello tedesco di 3,2 punti al 2,21%. A Wall Street, l’S&P 500 ha continuato le contrattazioni in territorio positivo, mentre il Dow Jones ha aperto debole con una perdita dello 0,1%.
Settore Bancario ed Energetico in Difficoltà
La giornata è stata particolarmente negativa per i titoli del settore bancario e petrolifero. UniCredit ha registrato una flessione del 2,25%, chiudendo a 35,845 euro. Anche altre banche hanno subito ribassi significativi: Popolare di Sondrio (-2,13%), Banco BPM (-1,53%) e BPER (-1,3%). MPS ha mostrato una maggiore cautela, con un calo dello 0,57%.
Nel settore energetico, Saipem ha subito una perdita del 2,86%, chiudendo a 2,002 euro, mentre Tenaris ha ceduto il 2,72%, attestandosi a 12,5 euro. ENI ha registrato una flessione dello 0,85%, chiudendo a 14,494 euro. Il prezzo del greggio a New York è sceso sotto i 74 dollari al barile, con il WTI che ha chiuso a 74,35 dollari (-0,03%).
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Performance dei Titoli a Minore Capitalizzazione
Tra i titoli a minore capitalizzazione, Fidia ha registrato un notevole rialzo del 7,42%, mentre Conafi ha guadagnato il 6,97%. Al contrario, Eph ha subito una pesante perdita del 12,9% e Tesellis, precedentemente nota come Tiscali, ha chiuso in calo del 3,91%.
Nel segmento Mid Cap, SOL ha registrato un aumento del 3,60%, seguito da Intercos (+2,07%), Pharmanutra (+1,22%) e Reply (+1,18%). Tra i titoli in rosso, D’Amico ha perso il 2,77%, Moltiply Group ha chiuso in calo dell’1,94%, e Zignago Vetro ha registrato una flessione dell’1,83%.
Prospettive Macroeconomiche e Politiche Monetarie
Il contesto macroeconomico ha visto l’euro rafforzarsi sul dollaro, superando gli 1,11 dollari. La Banca Centrale Svedese ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 3,5%, mentre la Banca Centrale Turca ha mantenuto invariato il tasso di riferimento al 50%, puntando a un’inflazione del 38% entro fine anno.
In Europa, la crescita dei salari negoziati in Germania è rallentata nel secondo trimestre del 2024, con un aumento del 3,1% rispetto al +6,2% del trimestre precedente. Questo potrebbe portare la BCE a considerare un taglio dei tassi a settembre. La Bundesbank ha avvertito che la ripresa dell’economia tedesca potrebbe essere ulteriormente ritardata e l’inflazione potrebbe risalire verso la fine dell’anno.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la giornata del 20 agosto 2024 ha visto Piazza Affari chiudere in ribasso, appesantita dalle performance negative dei settori bancario ed energetico. Il contesto macroeconomico e le politiche monetarie delle principali banche centrali europee e mondiali continuano a influenzare i mercati finanziari. La Banca Centrale Svedese ha tagliato i tassi di interesse, mentre la Banca Centrale Turca ha mantenuto invariato il tasso di riferimento. La crescita dei salari in Germania e le prospettive di inflazione potrebbero portare la BCE a considerare un taglio dei tassi a settembre.
Nozione base di economia e finanza: Lo *spread è il differenziale di rendimento tra due titoli di stato, solitamente tra un titolo di stato di un paese percepito come più rischioso e uno di un paese percepito come più sicuro. È un indicatore importante della percezione del rischio di credito di un paese.
Nozione avanzata di economia e finanza: La politica monetaria restrittiva* consiste nell’aumento dei tassi di interesse da parte di una banca centrale per ridurre l’inflazione. Tuttavia, questa politica può avere effetti ritardati sull’economia, come indicato dalla Banca Centrale Turca, che ha mantenuto i tassi invariati per monitorare l’effetto delle precedenti strette monetarie.