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L’oro vicino ai 2.500 dollari: scopri i fattori chiave dietro il rally

Il prezzo dell'oro sfiora i 2.500 dollari l'oncia, sostenuto da politiche monetarie accomodanti e una domanda robusta. Scopri perché l'oro sta salendo insieme al dollaro.
  • Il prezzo dell'oro ha raggiunto i massimi di 2.487 dollari l'oncia, riavvicinandosi alla soglia dei 2.500 USD.
  • Le banche centrali hanno aggiunto 1.037 tonnellate di oro alle loro riserve nel 2023.
  • Gli ETF sull'oro hanno attirato 1,4 miliardi di dollari USA a giugno, con AUM totali stabili a 233 miliardi di dollari.

L’oro continua a sfiorare la soglia dei 2.500 dollari l’oncia sui mercati internazionali, sostenuto dalle attese di una politica monetaria accomodante delle banche centrali e da una domanda robusta sia da parte dei consumatori che dei soggetti istituzionali, come le banche centrali. Ma cosa sta succedendo esattamente sul mercato? Perché l’oro sta salendo insieme al dollaro?

Il metallo prezioso ha raggiunto la scorsa notte i massimi di 2.487 dollari l’oncia, riavvicinandosi alla soglia dei 2.500 USD. Durante gli scambi del mattino, il prezzo si è riassestato a 2.477 USD/oncia, segnando un rialzo dello 0,40% rispetto alla vigilia. L’oro mantiene un rialzo di quasi il 20% da inizio anno, con un progresso del 6% solo nell’ultimo mese. Le quotazioni sono impennate questa settimana a seguito della notizia del fallito attentato all’ex Presidente americano Donald Trump, un evento che ha avuto risonanza planetaria e ha fatto balzare i prezzi dei beni rifugio come l’oro, il dollaro e lo yen.

Acquisti delle banche centrali e flussi di investimenti

L’andamento dell’oro è speculare a quello del dollaro, con movimenti di uguale intensità ma opposti a quelli del biglietto verde. L’oro beneficia degli acquisti delle banche centrali, dei flussi di investimenti, soprattutto dall’Asia, e della resilienza della domanda dei consumatori in un contesto di incertezza geopolitica.

Nel 2023, le banche centrali hanno aggiunto 1.037 tonnellate di oro alle loro riserve, il secondo acquisto annuale più alto della storia dopo il record di 1.082 tonnellate nel 2022. Dopo questi numeri record, l’oro continua a essere visto con favore dalle banche centrali come attività di riserva. Secondo un’indagine del 2024, il 29% delle banche centrali intervistate intende aumentare le riserve auree nei prossimi dodici mesi.

Cresce anche la domanda per investimenti. Gli ETF sull’oro hanno registrato il secondo mese consecutivo di flussi netti positivi, attirando 1,4 miliardi di dollari USA a giugno, con gli asset under management (AUM) totali stabili a 233 miliardi di dollari.

Prospettive future e fattori rialzisti

I fattori rialzisti includono le attese di un taglio dei tassi a settembre da parte della Federal Reserve e ulteriori tagli da parte della BCE, che renderebbero l’oro più appetibile per gli investitori internazionali. In futuro, il World Gold Council (WGC) prospetta che l’economia globale mostri una crescita vacillante, con la necessità di tagli dei tassi di interesse in un contesto di inflazione in calo ma ancora troppo elevata.

Il WGC ritiene che il prezzo dell’oro oggi rifletta le aspettative di consenso per la seconda metà dell’anno, ma sarà necessario un catalizzatore per un ulteriore strappo al rialzo. Questo catalizzatore potrebbe provenire dal calo dei tassi nei mercati sviluppati e dal continuo sostegno degli investitori globali.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’oro sta vivendo un periodo di forte crescita, sostenuto da una combinazione di fattori geopolitici, economici e di mercato. Le banche centrali continuano a vedere l’oro come una riserva di valore sicura, e gli investitori stanno aumentando la loro esposizione tramite ETF e altri strumenti finanziari. Le prospettive future dipendono in gran parte dalle politiche monetarie delle principali banche centrali e dalla stabilità economica globale.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema dell’articolo è il concetto di bene rifugio. L’oro è considerato un bene rifugio perché tende a mantenere il suo valore o addirittura ad apprezzarsi durante periodi di incertezza economica o geopolitica.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema è il tasso di interesse reale, che è il tasso di interesse nominale aggiustato per l’inflazione. Un tasso di interesse reale negativo, che si verifica quando l’inflazione supera il tasso di interesse nominale, può spingere gli investitori verso l’oro, poiché il costo di detenere oro (che non paga interessi) diventa relativamente più basso.

Questi concetti ci aiutano a comprendere meglio le dinamiche che influenzano il mercato dell’oro e a riflettere su come gli eventi globali possano avere un impatto significativo sui nostri investimenti e sull’economia in generale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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