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- Volatilità sui mercati finanziari, con un crollo significativo all'inizio della settimana seguito da un recupero.
- Il settore immobiliare europeo ha registrato un -1,2% nell'indice STOXX Europe 600 Real Estate, mentre in Italia l'indice FTSE Italia All Share Real Estate ha guadagnato +4%.
- Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono aumentate del 6,9% nella settimana al 2 agosto, con un calo del tasso medio sui mutui trentennali al 6,47%.
La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da una notevole volatilità sui mercati finanziari, iniziata con un crollo significativo nella giornata di lunedì. Le vendite sono state innescate dai crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti, alimentati dalle deludenti letture del mercato del lavoro. La Federal Reserve (Fed) è stata percepita in ritardo nell’allentamento della restrizione monetaria, mentre il rafforzamento dello yen, dovuto all’aumento dei tassi deciso dalla Bank of Japan (BoJ), ha portato alla chiusura delle posizioni di carry trade. Inoltre, i realizzi sui big tecnologici, con Warren Buffet che ha dimezzato la propria posizione in Apple, hanno contribuito al clima di incertezza.
Tuttavia, nelle sedute successive, i listini hanno recuperato terreno, soprattutto negli Stati Uniti, grazie ad altri dati macroeconomici che hanno stemperato le preoccupazioni per il ciclo economico USA. Questi movimenti hanno aumentato ulteriormente l’attesa per le mosse delle banche centrali previste per settembre, con Fed e Banca Centrale Europea (BCE) che sono ora viste abbassare i tassi di interesse, con potenziali benefici per il mercato immobiliare, frenato da tempo dall’alto costo del denaro.
Il Settore Immobiliare: Performance e Prospettive
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana negativa a livello europeo, con l’indice STOXX Europe 600 Real Estate che ha segnato un -1,2% su base settimanale, mostrando un andamento peggiore rispetto al mercato generale, rappresentato dall’indice STOXX Europe 600 che ha chiuso sulla parità. In Italia, invece, l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha registrato un aumento superiore al 4%, superando nettamente l’indice di mercato FTSE MIB che ha ceduto circa il 4%.
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, si è registrata una settimana positiva per Risanamento, in rialzo di quasi il 10%, e IGD, che ha guadagnato oltre il 6%. Poco mossa Abitare In, mentre Gabetti e Aedes hanno subito cali tra l’1% e il 2%. Ancora peggio Brioschi (-3%), Next Re (-4%) e Dotstay (-4%).
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Il Mercato dei Mutui e le Decisioni delle Banche Centrali
Le indicazioni più interessanti sul fronte macroeconomico sono arrivate dagli Stati Uniti. Giovedì è emerso che le domande di mutuo negli Stati Uniti, nella settimana al 2 agosto, hanno registrato un incremento del 6,9%, dopo il -3,9% della settimana precedente. In dettaglio, l’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è aumentato del 15,9%, mentre quello relativo alle nuove domande ha registrato un incremento dello 0,8%. Secondo i dati della Mortgage Bankers Associations (MBA), inoltre, i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,55% dal precedente 6,82%.
Giovedì, la Freddie Mac ha comunicato che il mutuo a tasso fisso a 30 anni ha raggiunto in media il 6,47% negli Stati Uniti nell’ultima settimana. Sam Khater, capo economista di Freddie Mac, ha spiegato che “i tassi dei mutui sono crollati questa settimana al livello più basso in oltre un anno a seguito della probabile reazione eccessiva a un rapporto sull’occupazione non proprio favorevole e alle turbolenze del mercato finanziario per un’economia che rimane su solide basi.”
Il Mercato Immobiliare Italiano e le Tendenze Estive
Negli scorsi giorni sono emersi anche dati interessanti sull’Italia, benché riferiti allo scorso anno. L’Istat ha riferito che nel 2023 il mercato immobiliare, con 933.919 convenzioni notarili di compravendita, ha registrato un andamento in ribasso rispetto all’anno precedente (-8,1%). La flessione ha interessato il settore abitativo (-8,9%), con variazioni negative superiori alla media nazionale al Centro (-11,6%) e nel Nord-ovest (-11,3%); più lieve il calo nel Nord-est (-8,4%) e al Sud (-6,2%), mentre le Isole sono rimaste sostanzialmente stabili (+0,4%).
Il settore economico ha invece mostrato una crescita complessiva del 6,8%, trainato dal Nord-est (+12,0%); l’espansione è stata più moderata nelle altre aree territoriali: +7,2% Isole, +6,2% Sud, +5,8% Nord-ovest e +2,9% Centro. Inoltre, le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (308.910 nell’anno 2023) sono in calo del 27,1% rispetto al 2022. La diminuzione ha interessato soprattutto il Nord-ovest (-30,0%) e il Centro (-29,2%), seguiti da Nord-est (-24,8%), Sud (-23,8%) e Isole (-20,1%).
L’attenzione dei centri studi si è poi rivolta al periodo vacanziero. Secondo i dati elaborati da SoloAffitti, quella in corso è un’estate salata anche per gli affitti delle case-vacanza: quest’anno si è registrato un aumento medio delle prenotazioni pari al 13% e una crescita dei prezzi pari all’8% rispetto all’estate 2023, con un prezzo medio a notte che si attesta a 210 euro a persona. Il 25% degli intervistati ha segnalato come la stagione sia iniziata in ritardo rispetto all’anno precedente, a causa del meteo incerto del mese di giugno e della tendenza sempre più diffusa a prenotazioni last minute.
Bullet Executive Summary
La settimana appena trascorsa ha visto una notevole volatilità sui mercati finanziari, con un crollo iniziale seguito da un recupero, alimentato dalle attese per le mosse delle banche centrali. Il settore immobiliare ha mostrato una performance mista, con l’Europa in calo e l’Italia in rialzo. Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono aumentate, mentre i tassi sono scesi, segnalando una possibile ripresa del mercato. In Italia, il mercato immobiliare ha registrato un calo nel 2023, ma il settore economico ha mostrato una crescita. L’estate ha visto un aumento dei prezzi degli affitti delle case-vacanza, con una tendenza verso prenotazioni last minute.
In economia e finanza, una nozione di base correlata al tema è il concetto di tasso di interesse, che rappresenta il costo del denaro preso in prestito. Un tasso di interesse più basso rende i mutui più accessibili, stimolando il mercato immobiliare.
Una nozione avanzata è il carry trade, una strategia di investimento in cui gli investitori prendono in prestito denaro a tassi di interesse bassi in una valuta per investire in attività che offrono rendimenti più elevati in un’altra valuta. Questa strategia può influenzare significativamente i mercati finanziari e valutari, come evidenziato dal recente rafforzamento dello yen.
Riflettendo su questi temi, emerge come le decisioni delle banche centrali e le dinamiche dei tassi di interesse abbiano un impatto profondo e immediato sul mercato immobiliare e finanziario. Comprendere queste interconnessioni è essenziale per navigare con successo nel complesso panorama economico moderno.
- Sito ufficiale della Federal Reserve, per notizie e comunicati stampa sulla politica monetaria e sui dati economici degli Stati Uniti
- Comunicati ufficiali della Banca del Giappone sulla politica monetaria e sviluppi del mercato
- Fonte ufficiale dei dati sui tassi dei mutui negli Stati Uniti per approfondire la dinamica del mercato immobiliare
- Fonte ufficiale dei dati sulle richieste di mutuo e sui tassi dei mutui negli Stati Uniti