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- Indice Nikkei chiude con un'impennata del 10,23% a 34.675,46 punti.
- L'indice Topix registra un incremento del 9,3% a 2.434,21 punti.
- Il carry trade e il rialzo dei tassi giapponesi allo 0,25% hanno rafforzato lo yen del 10% rispetto al dollaro.
La Borsa di Tokyo ha registrato oggi un rimbalzo significativo, con l’indice Nikkei che ha chiuso con un’impennata del 10,23%, raggiungendo i 34.675,46 punti. Anche l’indice Topix ha chiuso in forte rialzo, con un guadagno del 9,3% a 2.434,21 punti. Questo rimbalzo segue una storica “svendita” dovuta alle preoccupazioni per l’economia americana e al rafforzamento dello Yen.
L’indice Nikkei è salito del 3,91% o 1.228,84 punti, raggiungendo i 32.687,26 punti dopo l’apertura, mentre il Topix è salito del 3,92% o 87,32 punti, arrivando a 2.314,47 punti. Il rimbalzo è continuato con l’indice Nikkei 225 che è balzato dell’8,41%, guadagnando 2.646,36 punti, e il Topix che ha guadagnato l’8,75%, ovvero 194,84 punti, chiudendo a 2.421,99 punti. Ieri, il Nikkei aveva chiuso in ribasso del 12,40%, perdendo 4.451,28 punti, segnando il calo di punti più grande della sua storia.
Le Reazioni dei Mercati Europei
I mercati azionari del Vecchio Continente non sono stati convinti dal rimbalzo di Tokyo, frenando il recupero all’avvio delle contrattazioni. La Borsa di Milano è stata la peggiore, scendendo dello 0,7%, seguita da Parigi e Madrid, entrambe in ribasso di mezzo punto percentuale. Londra, Francoforte e Amsterdam hanno oscillato sulla parità. Lo spread tra BTP e Bund si è attestato a 149 punti base, mentre i future sull’avvio di Wall Street sono rimasti marginalmente positivi. L’euro è calato dello 0,3% sul dollaro, attestandosi a quota 1,091.
Nonostante il clima nervoso, Piazza Affari ha visto una corsa di MPS (+7%) dopo la presentazione dei conti e del nuovo piano, mentre Nexi ha recuperato il 2,6%. Al contrario, Ferrari ha subito vendite, chiudendo in ribasso di due punti percentuali e mezzo. Il prezzo dell’elettricità in Borsa è salito del 6%, superando i 120 euro per MWh nella settimana dal 29 luglio al 4 agosto, con un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) pari a 120,13 euro per MWh.
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- 📉 I mercati europei non convincono... ...
- 💡 Il carry trade: nuova prospettiva sull'impennata... ...
Il Rimbalzo dei Mercati Asiatici
I mercati azionari asiatici dell’area del Pacifico hanno cercato di riprendersi dopo un inizio di settimana pesantissimo, in particolare per le Borse giapponesi e coreane. L’indice Nikkei 225 di Tokyo ha chiuso in rialzo del 10,2%, mentre il Kospi di Seul è cresciuto del 3,8% e il tecnologico Kosdaq del 6,3%. Taiwan ha concluso la giornata con un aumento di oltre tre punti percentuali, mentre i listini cinesi sono rimasti piatti e Hong Kong ha chiuso in leggero ribasso dello 0,2%. Sidney ha registrato un timido rialzo dello 0,4%, con i future sull’avvio dei mercati europei in cauto rialzo.
Il Fenomeno del Carry Trade e il Rilancio dello Yen
La seduta odierna della Borsa di Tokyo ha segnato un rimbalzo significativo, con il Nikkei che ha chiuso in rialzo del 10,23% a 36.675,46 punti, la più grande impennata della storia in una singola seduta. Tuttavia, questa risposta positiva non ha coinvolto gli altri principali indici mondiali, che viaggiano sulla parità o in terreno negativo. In Europa, il nostro FTSE MIB ha ceduto oltre l’1%, nonostante il rally di MPS (+7,3%) grazie ai conti dell’ultima trimestrale. Anche il CAC 40 di Parigi e l’IBEX 35 di Madrid hanno registrato cali, mentre le perdite del DAX di Francoforte e dell’Eurostoxx sono state limitate allo 0,2%.
Il calo diffuso è stato attribuito a diversi fattori, tra cui la discesa del settore tecnologico e l’incertezza delle banche centrali. La Federal Reserve non ha tagliato i tassi di interesse, contribuendo alla volatilità del mercato valutario e al fenomeno del carry trade. Il carry trade è una strategia di investimento che consiste nel prendere in prestito capitali in una data valuta per investire in strumenti finanziari in altre valute con un rendimento superiore al costo del finanziamento. Negli ultimi anni, i bassi tassi di interesse giapponesi hanno reso conveniente indebitarsi in yen per investire nei mercati azionari emergenti e in bond ad alto rendimento.
Con la decisione della banca centrale giapponese di alzare i tassi di riferimento allo 0,25%, il livello più alto dal 2008, lo yen ha iniziato a prendere campo rispetto ad altre valute, in particolare il dollaro. In tre settimane, la valuta giapponese è salita del 10% rispetto al biglietto verde. Questa mossa riflette la fiducia nello sviluppo macroeconomico del Giappone e mitiga il rischio di debolezza dello yen e l’aumento dell’inflazione.
Bullet Executive Summary
Il recente rimbalzo della Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che ha registrato un’impennata storica del 10,23%, rappresenta un evento significativo nel panorama economico e finanziario globale. Questo rimbalzo è stato innescato da una serie di fattori, tra cui il rafforzamento dello yen e le decisioni della banca centrale giapponese di alzare i tassi di interesse. Tuttavia, la risposta dei mercati europei e americani è stata più cauta, con indici che hanno oscillato tra la parità e il terreno negativo.
Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di carry trade, una strategia di investimento che sfrutta le differenze nei tassi di interesse tra diverse valute per ottenere profitti. Questa strategia può avere un impatto significativo sui mercati finanziari, come dimostrato dal recente sell-off azionario.
Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile a questo tema è il concetto di volatilità del mercato valutario, che può essere amplificata da movimenti improvvisi nei tassi di interesse e nelle politiche monetarie delle banche centrali. La volatilità può creare opportunità di profitto, ma anche rischi significativi per gli investitori.
In conclusione, il recente rimbalzo della Borsa di Tokyo e le reazioni dei mercati globali offrono un’opportunità per riflettere sull’importanza delle politiche monetarie e delle strategie di investimento come il carry trade. Questi eventi ci ricordano che i mercati finanziari sono interconnessi e che le decisioni prese in una parte del mondo possono avere ripercussioni globali. È essenziale per gli investitori rimanere informati e adattarsi rapidamente ai cambiamenti per navigare con successo in un panorama economico in continua evoluzione.
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