Rivoluzione digitale e lotta all’evasione: il nuovo corso dell’Agenzia delle Entrate

Nell’ambito delle politiche fiscali e della lotta all’evasione, l’Agenzia delle Entrate ha intrapreso un percorso di profonda trasformazione digitale, con l’obiettivo di rendere più efficienti e meno onerosi i processi di controllo e di dichiarazione dei redditi. Un totale di 320 mila controlli sostanziali è previsto in un anno per verificare le imposte dirette, l’IVA e i vari crediti d’imposta, con l’aggiunta di 65-75 mila contribuenti sottoposti ad analisi insieme alla Guardia di Finanza. Questo imponente piano di controlli si inserisce in una strategia più ampia che prevede incassi per 11,1 miliardi nel 2024, 11,2 miliardi nel 2025 e 11,3 miliardi nel 2026.

Il piano dell’Agenzia delle Entrate non si limita alla mera attività di controllo, ma punta anche a migliorare la qualità degli accertamenti e a spingere verso l’adempimento spontaneo e la compliance da parte dei contribuenti. La collaborazione con altri Paesi gioca un ruolo cruciale in questa strategia, con un processo di analisi basato su indici di rischiosità che prevede la verifica del 93-95% delle posizioni fiscali. L’obiettivo è quello di rendere gli accertamenti a prova di ricorso, con una previsione di successo nel 70% dei casi e per il 74% degli importi contestati.

La Digitalizzazione dei Servizi e la Prevenzione dell’Evasione

Parallelamente all’intensificazione dei controlli, l’Agenzia delle Entrate ha avviato un processo di digitalizzazione dei propri servizi. Il 90% dei servizi sarà erogato su appuntamento e via Internet, eliminando le estenuanti code agli sportelli. Questa innovazione si affianca al potenziamento dello sportello digitale, che assorbirà l’87% del totale dei servizi, con l’obiettivo di raggiungere quasi il 90% nel 2026. La registrazione dei contratti di affitto, dei comodati e dei contratti preliminari di compravendita immobiliare avviene già in larga parte per via telematica, così come le successioni e gli atti dei notai.

Un altro aspetto fondamentale della strategia dell’Agenzia riguarda la dichiarazione dei redditi precompilata, che quest’anno sarà utilizzata da 24,5 milioni di contribuenti, con una previsione di crescita fino ai 25,1 milioni nel 2026. L’introduzione di una nuova procedura guidata con domande semplici mira a facilitare ulteriormente questo processo, rendendo la dichiarazione dei redditi un’operazione quasi automatica per la maggior parte dei contribuenti.

Accordi e Innovazioni Organizzative

Un’importante novità riguarda anche l’ambito organizzativo interno all’Agenzia delle Entrate. Dopo diciassette anni, è stato firmato un nuovo accordo sulle Posizioni Organizzative, che segna una significativa inversione di tendenza rispetto al passato. Questo accordo introduce, per la prima volta, una prova scritta autonoma dalla prova orale e dei punteggi per i titoli di studio e l’esperienza maturata, garantendo una selezione più oggettiva e trasparente delle figure organizzative e professionali. Inoltre, viene chiarito che chi assumerà questi nuovi incarichi non potrà ricevere doppie indennità, mantenendo esclusivamente la Produttività organizzativa ed individuale.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’Agenzia delle Entrate sta attraversando un periodo di significative trasformazioni, mirate a rafforzare i controlli sull’evasione fiscale e a digitalizzare i servizi offerti ai contribuenti. L’obiettivo è quello di rendere il sistema fiscale più efficiente, trasparente e meno oneroso per i cittadini. Queste innovazioni rappresentano un passo importante verso un modello di amministrazione fiscale moderno e all’avanguardia, in grado di rispondere efficacemente alle sfide del panorama finanziario contemporaneo.

Da un punto di vista di finanza di base, l’incremento dell’efficienza e della trasparenza nel sistema fiscale può avere un impatto positivo sulle entrate statali e sulla percezione della giustizia fiscale da parte dei cittadini. Sul fronte più avanzato, l’adozione di tecnologie digitali e l’analisi dei dati attraverso l’intelligenza artificiale aprono nuove frontiere nella lotta all’evasione fiscale, permettendo di individuare con maggiore precisione le anomalie e i comportamenti a rischio. Queste innovazioni, tuttavia, sollevano anche questioni etiche e di privacy che richiedono un attento bilanciamento tra efficacia dei controlli e tutela dei diritti dei contribuenti.