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Turbolenza sul Ftse Mib: cosa significa per ENI, Saipem, Enel e Terna

Il mercato azionario italiano ha vissuto una settimana difficile, con il Ftse Mib in caduta libera. Scopri come i principali titoli stanno reagendo e cosa aspettarsi nei prossimi giorni.
  • Il Ftse Mib è sceso sotto il sostegno grafico in area 32.600 punti.
  • Possibile discesa verso quota 32.320-32.300 punti e successivamente verso 32.140-32.100 punti.
  • ENI potrebbe vedere un ritorno del rialzo sopra i 14,88 euro, con supporti a 14,21-13,96 euro.
  • Saipem potrebbe rialzarsi al superamento di 2,24 euro, con supporti a 2,1680-2,1480 euro.

Il mercato azionario italiano ha vissuto una settimana particolarmente turbolenta, con l’indice Ftse Mib che ha subito una brusca flessione. Nonostante i nuovi massimi raggiunti dalla borsa americana, l’indice italiano è sceso sotto il sostegno grafico in area 32.600 punti, indebolendo la struttura tecnica di breve termine. Diversi indicatori, tra cui il Macd, il Parabolic Sar e il Vortex, hanno registrato un rafforzamento della pressione ribassista, segnalando una posizione short.

La discesa sotto i 32.500 punti potrebbe innescare un ulteriore cedimento, spingendo i prezzi verso quota 32.320-32.300 punti prima e verso l’area 32.140-32.100 punti in un secondo momento. Per una risalita, sarà necessaria una nuova fase riaccumulativa. Un eventuale recupero dovrà affrontare un duro ostacolo in area 34.430-34.500 punti. Una dimostrazione di forza con un ritorno sopra i 34.700 punti e il breakout di quota 35.000 potrebbe fornire un segnale rialzista.

Possibili scenari per il Ftse Mib

Se il Ftse Mib dovesse scendere sotto il minimo dello scorso venerdì a 32.474 punti, ci sarebbe spazio per una prosecuzione del ribasso, con l’obiettivo di chiudere il gap up dello scorso febbraio in zona 32.195-32.037 punti. Un’estensione sotto questo livello potrebbe portare verso il precedente gap-up a 31.480-31.375 punti, con la media a 200 giornaliera sotto a 31.270 punti. La tenuta di questo livello potrebbe favorire una ripresa dei corsi, anche se un collasso verso la media a 50 settimanale a 30.832 punti appare difficile.

Una risalita vedrebbe ostacoli nella media a 24 settimanale a 33.050 punti e nella media a 100 giornaliera a 33.450 punti. Sopra questo livello, il rimbalzo potrebbe assumere una ripresa del trend rialzista precedente. Tuttavia, ci sono importanti ostacoli tecnici rappresentati dalle aperture e dai minimi delle scorse settimane tra 33.519-33.688 e 33.775-34.009 punti, con supporti e resistenze nelle medie settimanali e giornaliere in zona 34.224-34.528 punti circa, prima di un nuovo attacco a quota 35.000, massimo dell’anno a 35.474 punti.

Focus su ENI, Saipem, Enel e Terna

Nel contesto di un mercato turbolento, alcuni titoli meritano particolare attenzione. Tra questi, ENI e Saipem hanno mostrato comportamenti interessanti. ENI, dopo un minimo invertito al rialzo, ha visto una successione di massimi non superati, segnale di una fase correttiva. I minimi crescenti tra 12,45-12,65 euro nella metà del 2023 hanno visto il titolo volare, con un primo doppio massimo decrescente a 15,83-15,80 euro e una discesa verso i 14 euro. La correzione sulla media a 24 giornaliera a 14,90-14,985 euro ha visto un ennesimo massimo a 15,76 euro, seguito da una discesa verso i 13,50 euro. Sopra i 14,88 euro, si potrebbe vedere un ritorno del rialzo per ENI, con supporti a 14,21-13,96 euro e resistenze a 16,06-16,66 euro.

Saipem, dopo un crollo del 99% dell’indice Mib 30 e la formazione di un minimo “centesimale” nel settembre 2022, ha quadruplicato le quotazioni. Tuttavia, un recente movimento correttivo verticale ha visto il titolo sopra il supporto giornaliero. Dopo la perdita di quota 1 euro, Saipem ha assistito a un bagno di sangue al minimo di settembre 2022 a 0,57 euro, con oscillazioni tra 1,65 e 1,25 euro. La rottura degli indugi e un gap up hanno portato a un rialzo verticale a 2,471 euro, seguito da una discesa verso la media a 100 daily a 1,978-2,024 euro. Un nuovo rialzo per Saipem potrebbe avvenire al superamento di 2,24 euro, con supporti a 2,1680 e 2,1480 euro e resistenze a 2,3080 e 2,3780 euro.

Per quanto riguarda Enel e Terna, entrambi i titoli hanno mostrato movimenti significativi. Enel ha vissuto oscillazioni tra la zona 5,47-5,66 euro e un doppio massimo crescente a 6,868-6,888 euro, seguito da una correzione a circa 6,33 euro. Nuovi rimbalzi per Enel potrebbero avvenire sopra i 6,38 euro, con supporti a 5,98-5,70 euro e resistenze a 6,97-7,28 euro.

Terna, dopo un massimo storico nel 2022, ha intrapreso una strada di crollo, con massimi decrescenti e minimi crescenti. Dopo un top a 8,37 euro nel maggio 2022, il titolo è crollato a fine anno, con una falsa rottura ribassista di quota 6 euro e rimbalzi a 8,24 e 7,85 euro. Una nuova fase ribassista ha portato il titolo verso 6,92-7,19 euro, con una tripla ripresa sotto gli 8 euro e una discesa verso 7,47-7,50 euro. Un ritorno rialzista per Terna potrebbe avvenire sopra i 7,74 euro, con supporti a 7,39 e 7,12 euro e resistenze a 8,15-8,53 euro.

Titoli da monitorare

In una fase di mercato così turbolenta, è fondamentale monitorare attentamente alcuni titoli. Tra questi, A2A, Banco BPM, ERG e STM al rialzo, mentre Amplifon, Pirelli e Unicredit al ribasso.

Amplifon, appoggiato a quota 33,50 euro, ha visto un veloce balzo in avanti, con i prezzi saliti oltre i 35,10 euro. La tendenza primaria positiva potrebbe spingere i prezzi in area 35,40-35,50 euro prima e verso i 35,80 euro in un secondo momento. Diasorin, invece, sta consolidando al di sopra del sostegno grafico a quota 97 euro. La tenuta di questo livello potrebbe favorire una fase riaccumulativa, creando le premesse per un nuovo allungo. Il superamento della resistenza posta a 102 euro e il breakout di quota 103,50 euro potrebbero fornire un nuovo segnale rialzista direzionale, con target teorici a 106,50 euro prima e in area 109-109,50 euro in un secondo momento.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il mercato azionario italiano sta attraversando una fase di elevata volatilità, con l’indice Ftse Mib che ha subito una brusca flessione. La discesa sotto i 32.500 punti potrebbe innescare ulteriori cedimenti, mentre un recupero dovrà affrontare ostacoli significativi. Titoli come ENI, Saipem, Enel e Terna mostrano movimenti interessanti e meritano attenzione. Monitorare attentamente i titoli A2A, Banco BPM, ERG, STM, Amplifon, Pirelli e Unicredit sarà cruciale in questa fase turbolenta.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di “supporto e resistenza”. Questi termini si riferiscono ai livelli di prezzo sui grafici che tendono a fungere da barriere, impedendo ai prezzi di muoversi in una certa direzione. Il supporto è il livello in cui un prezzo tende a fermarsi mentre scende, mentre la resistenza è il livello in cui un prezzo tende a fermarsi mentre sale.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è l’analisi tecnica basata sugli indicatori di momentum, come il Macd e il Parabolic Sar. Questi strumenti aiutano a identificare la forza e la direzione di una tendenza di mercato, fornendo segnali di acquisto o vendita basati su modelli storici di prezzo e volume.

Riflettendo su questi concetti, è evidente come l’analisi tecnica possa offrire preziose indicazioni per navigare le turbolenze del mercato, ma è altrettanto importante considerare il contesto macroeconomico e le dinamiche aziendali specifiche per prendere decisioni informate.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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