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Wall Street, perché il Nasdaq è crollato e chi ne ha sofferto di più

L'analisi del sell-off che ha colpito i 'Magnifici 7' e perché il dato sull'inflazione potrebbe cambiare le politiche della Federal Reserve.
  • Il Nasdaq Composite ha subito una perdita di 364,04 punti, pari all'1,95%.
  • Il Russell 2000 è salito di 73,28 punti, ovvero il 3,57%, segnando la sua migliore seduta del 2024.
  • Le azioni delle Big Tech hanno visto cali significativi: Tesla -8,44%, Meta Platforms -4,11%, Nvidia -5,57%.

La chiusura di Wall Street ha segnato una giornata negativa per i principali indici azionari, con il Nasdaq Composite che ha subito la sua peggiore seduta dal 30 aprile. Questo nonostante il dato sull’inflazione degli Stati Uniti abbia rafforzato le scommesse dei trader su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre. Il sell-off ha colpito in particolare i titoli delle Big Tech, noti come i “Magnifici 7”.

Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso la giornata in leggero rialzo di 32,39 punti, pari allo 0,08%, a quota 39.753,76. Al contrario, l’S&P 500 è sceso di 49,37 punti, ovvero dello 0,88%, a 5.584,55 punti. Il Nasdaq Composite ha perso 364,04 punti, pari all’1,95%, chiudendo a quota 18.283,41.

Il Russell 2000, l’indice delle società a bassa capitalizzazione, ha registrato una performance positiva, salendo di 73,28 punti, pari al 3,57%, a 2.125,03. Questa è stata la sua migliore seduta del 2024 dal 14 novembre scorso, quando il listino aveva segnato un rally del 5,44%.

Magnifici 7 KO: Sell-off su Tesla, Nvidia, Meta

Il sell-off ha colpito duramente i titoli delle Big Tech, noti come i “Magnifici 7”. Questi includono Nvidia, Microsoft, Amazon, Alphabet, Tesla, Meta Platforms e Apple. Tesla ha subito una perdita dell’8,44%, scontando il rinvio della conferenza Robo Taxi. Meta Platforms ha perso il 4,11%, mentre Amazon è scesa del 2,37%. Nvidia ha registrato una performance negativa del 5,57%, Alphabet del 2,93%, Apple del 2,32% e Microsoft del 2,48%.

Warren Pies, strategist e co-fondatore di 3Fourteen Research, ha affermato durante la trasmissione “Closing Bell” della CNBC che la rotazione di ieri a Wall Street è “un assaggio di ciò che avverrà nel secondo semestre dell’anno”. Gli investitori stanno uscendo dalle mega cap hi-tech per riversarsi su comparti che beneficeranno dei tagli dei tassi di interesse della Fed, incluse le small cap quotate sull’indice Russell 2000.

Wall Street positiva: JP Morgan e Citigroup battono le attese

Nonostante la chiusura negativa della vigilia, Wall Street ha mostrato un timido guadagno all’avvio della seduta dell’ultima settimana, beneficiando soprattutto del settore tech. Le prime rilevazioni hanno visto il Dow Jones in segno positivo dello 0,4%, mentre l’S&P 500 si è mosso intorno alla parità a 5.593 punti. Il Nasdaq 100 ha consolidato i livelli della vigilia con un +0,09%, e l’S&P 100 ha registrato un +0,05%.

L’inflazione americana, calata più delle attese, ha aumentato la probabilità che la Fed possa intervenire sulla politica monetaria. La stagione delle trimestrali è iniziata con i conti dei big bancari come JPMorgan Chase, Wells Fargo e Citigroup.

Attività azionaria a mezzogiorno: Nvidia e Apple in calo

I futures azionari statunitensi sono scesi giovedì nonostante il rapporto sull’inflazione abbia mostrato un’inflazione inferiore alle attese, aumentando le aspettative che la Federal Reserve riduca i tassi di interesse a settembre. Dopo il rapporto, gli investitori hanno spostato la loro attenzione sui titoli a piccola capitalizzazione, allontanandosi dalle grandi aziende tecnologiche come Nvidia e Apple, portando a un calo dei principali indici azionari.

Le azioni di PepsiCo sono scese dello 0,1% dopo che l’azienda ha riportato vendite inferiori al previsto nel secondo trimestre. Le azioni di Delta Air Lines sono scese del 6% a causa di utili trimestrali inferiori alle aspettative. Al contrario, le azioni di Pfizer sono aumentate dello 0,5% grazie all’annuncio di uno sviluppo promettente di un farmaco contro l’obesità.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la giornata di ieri ha visto una significativa rotazione degli investitori dai titoli delle grandi aziende tecnologiche verso quelli delle società a bassa capitalizzazione. Questo movimento è stato innescato dai dati sull’inflazione degli Stati Uniti, che hanno rafforzato le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. La performance negativa dei “Magnifici 7” ha evidenziato la vulnerabilità delle Big Tech in un contesto di cambiamento delle politiche monetarie.

Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di diversificazione del portafoglio. Gli investitori tendono a diversificare i loro investimenti per ridurre il rischio, spostando i loro fondi tra diversi settori e tipi di asset.

Una nozione avanzata applicabile a questo tema è il rischio di tasso di interesse. Le variazioni nei tassi di interesse possono avere un impatto significativo sui prezzi delle azioni, in particolare per le aziende tecnologiche che spesso dipendono da finanziamenti a basso costo per sostenere la loro crescita.

Questa rotazione del mercato può essere vista come un segnale di cambiamento nelle dinamiche economiche e finanziarie globali, invitando gli investitori a riflettere sulle loro strategie di investimento a lungo termine.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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