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Il timore dell’intelligenza artificiale tra i giovani scuote il futuro del lavoro

una ricerca svela che il 27% degli studenti vede l'ia come un ostacolo alla realizzazione personale, con preoccupazioni maggiori tra i maschi
  • Il 27% degli studenti vede l'IA come un ostacolo alla propria realizzazione personale.
  • Solo il 19% degli intervistati non teme per la propria occupabilità in un futuro tecnologico.
  • La differenza di genere è significativa: il 40% dei maschi si dichiara sfiduciato contro il 33% delle femmine.
  • Il 66,7% ritiene che l'IA favorisca l'aumento della produttività, con impatti positivi sui livelli salariali e occupazionali.
  • La necessità di reskilling è evidenziata dal 60,7% dei partecipanti per fronteggiare l'obsolescenza delle competenze.

L’edizione 2024 di “Dopo il diploma”, una ricerca condotta da Skuola.net in collaborazione con ELIS, ha rivelato uno scenario sorprendente riguardo alle percezioni dei giovani sull’innovazione tecnologica. La ricerca, basata su un campione di 2.500 alunni delle scuole superiori, è stata presentata durante la ELIS Open Week, un evento di orientamento volto ad avvicinare gli studenti alle aziende leader nei settori tecnico-tecnologici.

L’innovazione tecnologica, in particolare l’intelligenza artificiale (IA), non è vista dalle nuove generazioni come un’alleata, ma piuttosto come un nemico. Una porzione significativa degli studenti intervistati (27%) ritiene che l’IA possa ostacolare il loro percorso verso la realizzazione personale. Un’ulteriore fetta (8%) si sente sconfitta, rinunciando ai propri sogni di gloria a causa dell’IA. Solo un quinto (19%) non teme per la propria “occupabilità” in un futuro dominato dall’intelligenza artificiale.

Le preoccupazioni sono maggiori tra i maschi, più orientati verso settori tecnici: il 40% di loro si dichiara sfiduciato, mentre tra le ragazze la percentuale scende al 33%. Questo timore è legato all’uso massiccio della tecnologia da parte delle aziende e delle imprese e non riguarda solo le prospettive individuali, ma si estende all’intero sistema produttivo. Per un intervistato su quattro, ogni settore è a forte rischio, mentre il 30% pensa che solo i comparti più votati al digitale potrebbero fare a meno delle persone.

Nonostante queste preoccupazioni, la maggior parte del campione pensa che sia presto per gridare all’apocalisse: il 37% crede che molte attività richiederanno ancora la mano dell’uomo. Tuttavia, lo sviluppo tecnologico potrebbe cogliere impreparati molti giovani, che, dopo il diploma e l’eventuale formazione post-scolastica, dovranno lottare per ottenere un lavoro.

La Partnership tra MESA e Microsoft

Matteo Giudici, CEO di MESA Group, ha recentemente illustrato l’ambizioso obiettivo dell’azienda di integrare strumenti tecnologici innovativi per la trasformazione digitale delle aziende. MESA, una realtà di riferimento nell’innovazione tecnologica, è stata presente all’Envision AI Connection di Microsoft, una tappa italiana del tour mondiale volto a promuovere il valore strategico dell’IA per la crescita.

L’Università Bocconi ha sviluppato MESA COPILOT, un motore di IA generativa risultato dell’integrazione tra Microsoft Azure OpenAI e Chat GPT, in linea con la visione di trasformazione digitale di MESA. “L’innovazione rappresenta il cuore pulsante di MESA”, ha dichiarato Giudici. “Nati nel campus universitario di Savona, abbiamo l’obiettivo di integrare strumenti tecnologici innovativi per la trasformazione digitale delle aziende. Negli ultimi anni, abbiamo realizzato un importante percorso di innovazione, integrando soluzioni e tecnologie di Machine Learning e IA. Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa, abbiamo ridefinito il nostro approccio, rendendo questa tecnologia rivoluzionaria un elemento chiave della nostra metodologia e visione aziendale.”

La partnership con Microsoft ha fornito a MESA un’accelerazione significativa, permettendo di offrire prodotti sicuri e garantendo ai clienti tecnologie consolidate e affidabili. MESA vanta 20 anni di storia ed esperienza, iniziati nel Campus universitario di Savona grazie alla visione di tre soci. Nel 2020 è nato MESA Group, un centro di formazione professionale nell’ambito IT manageriale e organizzatore di WPC, una delle più importanti conferenze italiane sulle tecnologie Microsoft. La piattaforma di MESA semplifica i processi strategici e la produzione del reporting integrato.

Opportunità e Rischi dell’Intelligenza Artificiale nel Mondo del Lavoro

Un’indagine condotta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in occasione della 15^ edizione del Festival del Lavoro, ha esplorato l’impatto dell’IA sul mondo del lavoro. Il campione, composto da 116 “testimoni privilegiati” tra istituzioni, università e rappresentanti delle parti sociali, ha evidenziato come l’IA possa rappresentare sia un’opportunità che un rischio.

Il 66,7% dei partecipanti all’indagine è convinto che gli strumenti tecnologici avanzati favoriranno l’aumento della produttività, con possibili ricadute positive sui livelli salariali (47%) e sulla qualità dell’occupazione (45,3%). L’impatto della nuova tecnologia si manifesterà non solo sull’aumento o diminuzione dei posti di lavoro, ma anche sulla sicurezza dei lavoratori, che potrebbe trarre giovamento dall’introduzione dell’IA (34,2%). Inoltre, le politiche di gestione del personale potrebbero migliorare con il supporto delle nuove applicazioni, secondo il 30,8% degli intervistati.

Gli esperti guardano all’IA come un’innovazione con più benefici che rischi, ma sottolineano l’importanza delle competenze. Il rischio principale dell’avvento dell’intelligenza artificiale è l’obsolescenza delle conoscenze e l’esigenza di un reskilling su vasta scala. Questa criticità è ben conosciuta dagli addetti ai lavori: il 60,7% la intravede nella platea di lavoratori, consapevoli di dover affrontare nuove esigenze con nuove competenze.

La formazione di figure professionali è considerata la chiave di volta per affrontare i rischi connessi all’utilizzo dell’IA. Il 43,6% degli intervistati la considera lo strumento più efficace per mitigare tali rischi. Le opportunità e i rischi che accompagnano l’introduzione e lo sviluppo delle tecnologie di IA portano a guardare con attenzione all’innovazione, soprattutto quando l’applicazione ha ricadute dirette sulla vita dei lavoratori e sui loro interessi. Ad esempio, il 44% dei testimoni ritiene che il regolamento europeo approvato non basti a regolamentare l’introduzione e la diffusione delle nuove tecnologie.

Malgrado gli interrogativi e le criticità, si tratta di profili correggibili con la diffusione di codici etici e linee guida che disciplinino l’utilizzo dell’IA, indicati come utili dal 36,2% degli intervistati. Le sfide comportano uno sforzo rilevante di adeguamento, ma non cancellano i benefici per le aziende in termini di produttività: il 92,3% valuta positivamente l’impatto dell’IA, l’innovazione, l’innalzamento delle competenze dei lavoratori e il miglioramento dell’efficacia delle politiche pubbliche.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida e un’opportunità per i giovani e le aziende. Da un lato, i giovani temono che l’IA possa ostacolare le loro ambizioni lavorative, ma dall’altro, pochi si stanno preparando adeguatamente per affrontare questa sfida. Le aziende, come MESA, stanno invece sfruttando l’IA per accelerare la loro trasformazione digitale e migliorare la produttività. La chiave per affrontare i rischi e cogliere le opportunità offerte dall’IA risiede nella formazione e nel reskilling delle competenze.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di occupabilità, che si riferisce alla capacità di un individuo di trovare e mantenere un lavoro. In un contesto di rapida evoluzione tecnologica, l’occupabilità dipende sempre più dalla capacità di acquisire nuove competenze e adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è il reskilling, che implica l’acquisizione di nuove competenze da parte dei lavoratori per adattarsi a nuovi ruoli o settori. In un’era dominata dall’IA, il reskilling diventa essenziale per mantenere la competitività e la rilevanza nel mercato del lavoro. Le aziende e le istituzioni devono investire in programmi di formazione continua per garantire che i lavoratori siano preparati per le sfide future.

Riflettendo su questi temi, è evidente che l’innovazione tecnologica, sebbene possa sembrare una minaccia, offre anche enormi opportunità per coloro che sono disposti a imparare e adattarsi. La chiave del successo risiede nella capacità di abbracciare il cambiamento e di vedere l’IA non come un nemico, ma come un alleato nella costruzione di un futuro lavorativo più prospero e sicuro.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

Un commento

  1. è abbastanza sfiancante la retorica del tipo “sii positivo, abbraccia il cambiamento” ma purtroppo sembra essere l’unica alternativa al neo luddismo che seppure sembri meno alienante, penso sia molto più distruttivo sul lungo periodo.

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