Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Codice Identificativo Nazionale: rivoluzione per gli affitti brevi in italia

Dal primo settembre, l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) trasformerà il settore degli affitti brevi, con nuove normative e sanzioni per combattere l'evasione fiscale.
  • La sperimentazione del CIN ha coinvolto 500mila locazioni in sette regioni.
  • Dal primo settembre, sarà obbligatorio per tutte le strutture avere un CIN registrato.
  • Le sanzioni per chi non rispetta le nuove normative arriveranno fino a 8mila euro dal 2025.

Il settore degli affitti brevi in Italia si appresta a una trasformazione significativa con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN). A partire dal primo settembre, terminerà la fase sperimentale in sette regioni e il sistema entrerà in piena operatività. Circa 500mila locazioni saranno esaminate dall’Agenzia delle Entrate per combattere il sommerso, con severe sanzioni per chi non rispetterà le nuove normative. Le piattaforme come Airbnb e Booking hanno promesso di non pubblicizzare annunci privi di CIN.

La sperimentazione ha coinvolto regioni come Puglia, Veneto, Abruzzo, Calabria, Lombardia, Marche, Sicilia, Sardegna, Liguria e Molise. Altre regioni seguiranno e avvieranno la fase di prova entro agosto. Attualmente, circa 16mila CIN sono stati registrati nelle banche dati, con la Puglia al primo posto con oltre 6mila codici, seguita da Veneto e Lombardia con circa 3mila codici ciascuna.

La transizione al sistema nazionale non sarà automatica. Le regioni dovranno garantire l’interoperabilità tra i loro sistemi e quello nazionale. Fino ad allora, gli utenti dovranno richiedere un CIN provvisorio, che diventerà definitivo con la piena operatività della banca dati. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato lo sforzo per armonizzare le normative e i sistemi tecnologici delle 19 regioni e delle due province autonome. La collaborazione mira a contrastare l’abusivismo e migliorare la qualità dei servizi turistici, proteggendo i consumatori. Dal 2025, le sanzioni effettive arriveranno fino a 5mila euro per le strutture senza CIN e fino a 8mila euro per gli affitti senza codice.

Nuova guida dell’Agenzia delle Entrate sugli affitti brevi

L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato una nuova guida dedicata agli affitti brevi, disponibile sul portale online. La versione aggiornata illustra i criteri di tassazione per i redditi da locazioni di breve durata e gli obblighi per gli intermediari, come le agenzie immobiliari e le piattaforme online tipo Airbnb. La guida tiene conto delle recenti modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), che ha innalzato l’aliquota della cedolare secca per le locazioni brevi dal 21% al 26%.

Gli affitti brevi sono regolati dall’art. 4 del D. L. 50/2017. La normativa consente di applicare la cedolare secca ai contratti di locazione di durata non superiore a 30 giorni, tipici del periodo estivo e delle località turistiche per vacanze. La cedolare secca è un regime fiscale opzionale che sostituisce l’IRPEF, le addizionali e le imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione, compresi i casi di risoluzione e proroga. Il regime si applica alla tassazione delle unità immobiliari affittate per uso abitativo. L’aliquota standard è del 21%, ma scende al 10% per i contratti a canone concordato.

Il contratto di locazione breve consiste in un accordo di locazione di un immobile ad uso abitativo, con una durata massima di 30 giorni, stipulato da persone fisiche al di fuori dell’attività imprenditoriale. Contratti simili, come quelli di sublocazione o concessione d’uso onerosa, con la stessa durata, sono considerati equivalenti. Il contratto può includere, a disposizione, servizi aggiuntivi come la fornitura di biancheria e la pulizia degli spazi. Servizi come la fornitura di utenze, la connessione Wi-Fi e l’aria condizionata, legati all’uso dell’abitazione, incidono sul costo totale del canone corrispettivo.

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un aumento della tassazione per gli affitti brevi tramite cedolare secca, dal 21% al 26%, con un incremento di cinque punti percentuali. Se si affitta un solo immobile, è possibile applicare la cedolare secca al 21%. Per chi affitta più immobili (fino a quattro), l’attività è considerata d’impresa e la tassazione al 21% si applica solo a uno, mentre per gli altri contratti si applica il 26%. La scelta dell’unità immobiliare a cui applicare l’aliquota del 21% deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta.

Nonostante l’incremento al 26% della tassazione, gli intermediari come Airbnb continueranno a trattenere il 21% come acconto, considerato imposta definitiva. Il pagamento della differenza tra il 26% e il 21% sarà a carico del contribuente, che dovrà calcolare l’imposta dovuta e scomputare le ritenute d’acconto, indicando i dati nella dichiarazione dei redditi. Le regole per l’applicazione della ritenuta differiscono a seconda della residenza dell’intermediario. Gli intermediari non residenti (residenti UE ed extra UE), con stabile organizzazione in Italia, devono rispettare gli stessi obblighi degli intermediari residenti. Coloro che risiedono in un altro Stato dell’Unione Europea, senza stabile organizzazione in Italia, possono adempiere direttamente agli obblighi fiscali o nominare un rappresentante fiscale in Italia. Gli intermediari extra-UE, aventi stabile organizzazione in un Paese membro, adempiono agli obblighi fiscali tramite l’organizzazione. In mancanza di stabile organizzazione nell’Unione Europea, possono designare un rappresentante fiscale, applicando la responsabilità solidale dei soggetti residenti in Italia dello stesso gruppo.

La guida non affronta ulteriori adempimenti legati alle locazioni brevi. Chi affitta per brevi periodi deve ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) tramite la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR), consultabile sul portale del Ministero del Turismo, come previsto dal decreto ministeriale del 6 giugno 2024. Il codice deve essere esposto negli annunci pubblicitari relativi all’immobile e all’esterno della struttura. La procedura è attualmente in fase sperimentale, ma in futuro l’assenza del CIN comporterà sanzioni pecuniarie variabili tra 800 e 8.000 euro, a seconda della dimensione dell’immobile. È obbligatorio comunicare alla Questura i dati delle persone ospitate, munite di documento di riconoscimento. Per gli stranieri extra-UE, è sufficiente il passaporto. La comunicazione deve avvenire tramite il servizio online “alloggiati web” della Polizia di Stato, entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti o immediatamente se il soggiorno è inferiore alle 24 ore.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Innovazione necessaria per un turismo più trasparente e sostenibile......
  • ⚠️ Aumento delle tasse: un duro colpo per i piccoli proprietari......
  • 🤔 Interoperabilità regionale: una sfida complessa che richiede... ...

La stretta dal 1° settembre: cosa cambia

La stretta sugli affitti brevi, che entrerà in vigore a settembre, rappresenta un tentativo concreto del governo di contrastare le irregolarità nel mercato degli affitti brevi. Il Ministero del Turismo ha intenzione di rendere obbligatorio il Codice Identificativo Nazionale (CIN) a partire dal primo settembre, sia per gli annunci online che per l’esposizione nelle strutture ricettive fisiche. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione con le regioni, per uniformare i codici regionali in uno unico su tutto il territorio nazionale, e con le piattaforme web come Airbnb e Booking.com.

Da gennaio 2025, a pieno regime, saranno applicate sanzioni per il mancato rispetto delle nuove norme, come stabilito dalla recente guida dell’Agenzia delle Entrate. Le sanzioni per le strutture senza CIN arriveranno fino a 5mila euro, mentre chi affitterà senza codice rischierà una sanzione di 8mila euro.

Case vacanze e B&B: nessuno stop alle licenze e lotta all’abusivismo

“Nessuna ipotesi di stop da parte del Comune alle licenze sulle locazioni turistiche brevi. Continuiamo il confronto con le associazioni di categoria in attesa che a settembre scatterà la fase operativa del CIN, il codice identificativo unico, strumento di analisi incrociata dei dati con l’Agenzia delle Entrate per far emergere l’abusivismo e innalzare la qualità dell’offerta per i consumatori”. Queste le dichiarazioni di Alessandro Anello, assessore comunale al Turismo, che sgombra il campo da possibili strette su B&B e case vacanze.

Un altro componente della Giunta, l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti, ha ventilato limitazioni alle licenze per le attività turistiche nel centro storico, come pub e locali notturni, trovando l’opposizione della commissione presieduta da Ottavio Zacco. “Stop alle licenze in centro storico? La commissione Attività produttive dice no a limitazioni per B&B e case vacanze”, prosegue Anello. È stato costituito un tavolo tecnico a cui partecipano le associazioni di categoria, l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti e i componenti dell’omonima commissione consiliare, presieduta da Ottavio Zacco. L’obiettivo è regolamentare il settore di B&B, case vacanze, affittacamere e appartamenti (locazioni turistiche brevi), considerati un’opportunità di crescita economica per la città, soprattutto nel centro storico, dove stanno proliferando.

Un aiuto per mettere ordine nel mercato degli affitti brevi potrebbe arrivare dalle piattaforme di turismo online come Booking, Airbnb e le OTA (Online Travel Agencies). L’assessore conclude che l’orientamento è di attivare il CIN per non pubblicizzare più strutture sprovviste di codice, un effetto deterrente determinante. Secondo le indicazioni del Ministero del Turismo, il CIN sarà operativo entro fine anno con un sistema di sanzioni. Le strutture senza codice identificativo saranno punibili con sanzioni fino a 5mila euro, mentre chi affitterà senza codice rischierà una sanzione di 8mila euro.

Bullet Executive Summary

La stretta sugli affitti brevi in Italia, con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e regolamentazione del settore. Le nuove normative, che entreranno in piena operatività dal primo settembre, mirano a combattere l’evasione fiscale e a migliorare la qualità dei servizi turistici. La guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate fornisce dettagli sui criteri di tassazione e sugli obblighi per gli intermediari, mentre le sanzioni per il mancato rispetto delle nuove norme saranno effettive dal 2025.

In conclusione, è importante comprendere come queste misure possano influenzare il mercato degli affitti brevi e l’economia turistica in generale. La nozione base di economia e finanza correlata al tema è il concetto di tassazione progressiva, che prevede un aumento delle aliquote fiscali in base al reddito o alla quantità di beni posseduti. Questo principio è applicato anche nella nuova normativa sugli affitti brevi, con l’aliquota della cedolare secca che varia in base al numero di immobili affittati.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema è il concetto di interoperabilità dei sistemi fiscali. La capacità delle regioni di garantire l’interoperabilità tra i loro sistemi e quello nazionale è cruciale per il successo del CIN. Questo concetto implica non solo la compatibilità tecnica dei sistemi, ma anche la coerenza delle normative e delle procedure amministrative. La collaborazione tra le diverse entità coinvolte, come le regioni, le piattaforme online e l’Agenzia delle Entrate, è essenziale per creare un sistema fiscale efficiente e trasparente.

Riflettendo su queste nozioni, è evidente come la regolamentazione degli affitti brevi possa avere un impatto significativo sull’economia turistica e sulla qualità dei servizi offerti. La trasparenza e la conformità alle normative fiscali non solo proteggono i consumatori, ma contribuiscono anche a creare un mercato più equo e sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
2
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x