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- L'Italia potrebbe generare un gettito fiscale aggiuntivo di 3,5 miliardi di euro con l'allineamento della tassazione su successioni e donazioni ai livelli europei.
- Riducendo le franchigie a 350mila euro per eredi diretti e 60mila euro per i fratelli, si potrebbe ottenere un incremento del gettito fiscale di 10 miliardi di euro.
- Il Decreto Legislativo n. 139/2024 migliora il sistema del "patto di famiglia", rendendo il trasferimento di aziende e azioni più equo e trasparente senza imposta di successione.
La recente discussione sulla riforma fiscale in Italia ha portato alla ribalta la questione della tassazione su successioni e donazioni. L’obiettivo principale è quello di ridurre il carico fiscale sui redditi medi, in particolare per pensionati e lavoratori dipendenti. Attualmente, l’Irpef grava pesantemente su queste categorie, mentre altre forme di reddito, come quelle derivanti da lavoro autonomo o proprietà immobiliari, godono di aliquote più favorevoli. Un possibile intervento potrebbe consistere nell’allineare la tassazione su successioni e donazioni ai livelli di altri paesi europei, generando un gettito stimato di 3,5 miliardi di euro.
Confronto Internazionale e Proposte di Riforma
Il confronto con paesi come la Francia, il Regno Unito e la Spagna evidenzia come l’Italia applichi una tassazione significativamente inferiore su successioni e donazioni. In Francia, ad esempio, il gettito da queste imposte è quindici volte superiore rispetto all’Italia. Una possibile soluzione potrebbe essere l’introduzione di un sistema di tassazione progressiva per classi di patrimonio, mantenendo le franchigie attuali ma aumentando le aliquote.
Un ulteriore approccio potrebbe prevedere la riduzione delle attuali franchigie a una soglia di 350mila euro per eredi diretti e 60mila euro per i fratelli, potenzialmente generando un incremento del gettito fiscale pari a 10 miliardi di euro.
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- 👎 Aumentare le tasse sulle successioni è solo una nuova penalità......
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Modifiche Legislative Recenti
Il Decreto Legislativo n. 139/2024 ha introdotto modifiche significative al quadro normativo esistente, in particolare riguardo al “patto di famiglia”. Questa norma consente il trasferimento di aziende, rami di esse, quote sociali e azioni ai discendenti e al coniuge senza l’applicazione dell’imposta di successione. Sebbene le modifiche non abbiano rivoluzionato l’impianto originario, hanno apportato miglioramenti significativi, rendendo il sistema più equo e trasparente.
Conclusioni e Riflessioni Finali
La riforma della tassazione su successioni e donazioni rappresenta un’opportunità per riequilibrare il sistema fiscale italiano, riducendo il carico sui redditi da lavoro e aumentando quello su rendite e patrimoni. Questo approccio potrebbe non solo generare un gettito aggiuntivo, ma anche promuovere una maggiore equità fiscale.
In un contesto economico complesso, è fondamentale comprendere come le decisioni fiscali possano influenzare la distribuzione della ricchezza e l’equità sociale. Una nozione base di economia è quella di comprendere il concetto di progressività fiscale, che mira a far sì che chi ha di più contribuisca in misura maggiore al finanziamento dei servizi pubblici. Questo principio è alla base di molte proposte di riforma fiscale, come quella discussa in questo articolo.
Per chi desidera approfondire, una nozione avanzata è quella della riallocazione delle basi imponibili, che implica spostare il carico fiscale da settori produttivi a quelli meno produttivi, come le rendite. Questo approccio può stimolare la crescita economica incentivando il lavoro e l’innovazione, mentre si tassano in misura maggiore le ricchezze accumulate. Riflettere su queste dinamiche può aiutare a comprendere meglio le sfide e le opportunità del sistema fiscale italiano.