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Controlli straordinari: l’IA smaschera le irregolarità fiscali — Cosa rischiano le aziende

Il nuovo piano dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza utilizza l'intelligenza artificiale per intensificare i controlli sul concordato preventivo biennale delle aziende, promettendo maggiore trasparenza e conformità.
  • Incremento dei controlli con l'uso di intelligenza artificiale per analizzare grandi volumi di dati in tempo reale.
  • Scoperte incongruenze nelle adesioni e nella gestione del concordato preventivo biennale, con potenziale rischio di sanzioni per le aziende non conformi.
  • Il governo prevede un gettito aggiuntivo di 2 milioni di euro per ridurre l'Irpef grazie al concordato biennale preventivo.

L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno recentemente annunciato un piano straordinario di controlli per intensificare le verifiche sulle pratiche di adesione e gestione del concordato preventivo biennale delle aziende. Questa iniziativa è stata motivata dalla scoperta di incongruenze nei dati raccolti, spingendo l’amministrazione a utilizzare tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, per intensificare le verifiche.

Il piano straordinario di controlli propone di individuare incongruenze nelle adesioni e nella gestione del concordato preventivo biennale delle imprese. Queste incongruenze possono includere irregolarità nei documenti presentati, discrepanze nei dati finanziari e altre pratiche di uso improprio del concordato. Il concordato preventivo biennale è uno strumento giuridico previsto dalla legislazione italiana che consente alle imprese in difficoltà finanziaria di negoziare un accordo con i creditori per ristrutturare i debiti e garantire la continuità operativa senza ricorrere a procedure fallimentari. Il piano straordinario rappresenta un passo verso una maggiore trasparenza e conformità.

Per i controlli è previsto l’impiego di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e strumenti digitali, per analizzare grandi volumi di dati in tempo reale. Questi strumenti consentono alle autorità di individuare pattern irregolari, comportamenti anomali e segnali di possibili evasioni fiscali o abusi del sistema. L’approccio del piano non si limita a reagire alle segnalazioni, ma mira ad anticipare possibili violazioni attraverso controlli proattivi e mirati. Le autorità possono intervenire prima che le situazioni di non conformità degenerino in problemi gravi.

È previsto un monitoraggio costante delle pratiche adottate dalle imprese durante l’intero periodo di validità del concordato preventivo biennale. L’obiettivo è assicurare che le condizioni stabilite siano rispettate e che non vi siano variazioni che possano compromettere l’integrità del processo. Le autorità fiscali collaboreranno con altre agenzie e istituzioni per condividere informazioni e migliorare l’efficacia dei controlli, garantendo una risposta coordinata e tempestiva alle potenziali violazioni.

Aziende e imprenditori che aderiscono al concordato preventivo biennale devono rispettare criteri normativi stringenti. Qualsiasi deviazione da questi requisiti può essere interpretata come non conformità, esponendo l’azienda al rischio di sanzioni fiscali e penali. Questo include la possibilità di essere escluse dai benefici del concordato o di vedere revocate le condizioni vantaggiose accordate. Le pratiche scorrette o fraudolente nel concordato possono essere interpretate come tentativi di evasione fiscale.

Le aziende trovate in violazione delle normative possono essere soggette a sanzioni finanziarie e penali. Le sanzioni possono variare a seconda della gravità delle irregolarità e del dolo dimostrato. In casi gravi di non conformità, le autorità possono procedere all’esclusione del beneficio del concordato o alla sua revoca, con conseguenze significative sulle finanze e sulla continuità operativa dell’azienda. La conformità normativa e la trasparenza finanziaria diventano quindi fondamentali per mitigare i rischi derivanti dai controlli fiscali intensificati e garantire la continuità operativa delle aziende nel rispetto delle leggi.

Arrivano in Consiglio dei Ministri i Correttivi al Concordato Preventivo

Oggi, il Consiglio dei Ministri esaminerà un decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive per il regime di adempimento collaborativo e la razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari del concordato preventivo biennale. Questo provvedimento è stato inserito nell’ordine del giorno della riunione a Palazzo Chigi, insieme a un decreto legge sulle materie prime critiche e a un disegno di legge con disposizioni sull’economia dello spazio.

Durante la riunione tecnica preparatoria, non è stato esaminato un decreto legislativo per adeguare la normativa nazionale al regolamento europeo sui mercati delle cripto-attività. Tuttavia, l’attenzione principale è stata rivolta alle modifiche del concordato preventivo, che mirano a rendere il sistema più efficiente e trasparente.

Il nuovo decreto legislativo prevede una serie di misure volte a migliorare il funzionamento del concordato preventivo biennale, rendendolo più accessibile e meno oneroso per le imprese. Tra le principali novità, vi è l’introduzione di agevolazioni fiscali per le aziende che aderiscono al concordato, nonché la semplificazione delle procedure di adesione e gestione.

Partite IVA: Tasse Dimezzate e Concordato Preventivo in Due Tappe

Il governo ha lanciato il concordato biennale preventivo, un nuovo strumento di accertamento tributario che prevede il pagamento agevolato in due tappe dell’aumento necessario per raggiungere il voto ISA massimo, offrendo più tempo per le Partite IVA che aderiscono. Il concordato biennale è un patto tra il fisco e i contribuenti possessori di Partita IVA, che entro il 31 ottobre devono accettare preventivamente le tasse da pagare, calcolate dallo Stato sulla base dei redditi presunti.

Attraverso l’utilizzo di una piattaforma online, disponibile dal 15 del mese sul sito dell’Agenzia delle Entrate denominata “Il tuo ISA 2024 CPB”, i possessori di Partita IVA, esclusi i forfettari, potranno aderire al concordato. Le modifiche prevedono un’agevolazione nell’aumento necessario ad accordarsi con l’amministrazione finanziaria per ottenere un punteggio massimo di affidabilità fiscale pari a 10. Nel primo anno, l’agevolazione sarà pari al 50% sull’imponibile richiesto dal fisco, mentre nel secondo anno sarà al 100%, con una dilazione.

Nel 2024, l’importo dell’aumento sarà dimezzato, mentre nel 2025 si dovrà pagare la cifra intera senza aumenti. L’aumento del reddito necessario per ottenere il punteggio massimo è di 30.000 euro, ma nel 2024 ne basteranno 15.000 e nel 2025 non sarà necessario versare l’aumento. Il possessore di Partita IVA otterrà la garanzia di non ricevere controlli per due anni dall’accordo, la certezza di non dover versare nulla sui redditi eccedenti l’accordo e una corsia preferenziale sui rimborsi.

L’introduzione del concordato permette di dire addio al Redditometro e agli accertamenti calcolati sul tenore di vita dei contribuenti. Il nuovo sistema interesserà circa 4,5 milioni di soggetti con un giro d’affari inferiore a 5 milioni di euro, e si prevede un gettito aggiuntivo di 2 milioni di euro per ridurre l’Irpef. Nei prossimi giorni, il governo modificherà ulteriori elementi del nuovo strumento. La manovra prevede una sostitutiva dell’Irpef, dovuta a una maggiorazione del 15% della differenza positiva tra il reddito concordato e quello di impresa o lavoro autonomo del periodo precedente. Per l’Irap, la maggiorazione sarà pari al 3%.

Altre modifiche riguarderanno l’adempimento collaborativo, e la bozza non prevede sanzioni per violazioni di norme tributarie se comunicate tempestivamente e in modo esaustivo. I destinatari dei benefici premiali ISA saranno esonerati dall’apposizione del visto di conformità per compensazioni IVA fino a 50.000 euro e 20.000 per crediti Irpef, Irap e Ires. È previsto uno stop agli accertamenti basati su presunzioni semplici e all’anticipo dei termini di decadenza per l’accertamento. Sono previste regole specifiche per i forfettari, che non sono inclusi nella platea dei destinatari.

Partite IVA: Il Software delle Entrate per Calcolare Quanto Pagare

Il 15 giugno 2024, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il programma di calcolo per 2,7 milioni di Partite IVA che compilano le pagelle fiscali ISA. Per autonomi, ditte individuali e professionisti in regime forfettario, i tempi di attesa saranno più lunghi di un mese, con il programma che sarà diffuso entro il 15 luglio.

Tra le novità, vi è la gradualità nella proposta del fisco, con un miglioramento progressivo degli imponibili dei contribuenti. Il software di calcolo “Il tuo ISA” chiederà un adeguamento in due step, con uno sconto del 50% nell’anno del debutto. Come anticipato da “Il Sole 24 Ore” il 15 giugno, l’aumento del reddito necessario per ottenere un punteggio massimo di 10 nella pagella fiscale sarà di 10.000 euro, ma per accordarsi con l’amministrazione finanziaria basterà un aumento di 5.000 euro.

Una volta scaricato il software, sarà necessario controllare le parti precompilate dal fisco con dati anagrafici e serie storiche di ricavi e costi, e indicare un set di dati necessari a calcolare il reddito, come il numero dei dipendenti, la percentuale di utilizzo di materie di proprietà o acquistate dai fornitori e i costi di produzione.

Nell’elaborazione degli imponibili del concordato preventivo biennale con il fisco, il calcolo terrà conto della crescita prevista dai documenti ufficiali di finanza pubblica. Come spiegato nel decreto ministeriale e nella nota metodologica del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, pubblicati sulla “Gazzetta Ufficiale” il 15 giugno, per le rivalutazioni prospettiche della proposta di concordato saranno utilizzate le proiezioni macroeconomiche di crescita del PIL fornite dalla Banca d’Italia. Le condizioni macroeconomiche e il contesto economico saranno quindi presi in considerazione dal software, che valuterà anche la dinamica economica della Partita IVA nell’ultimo triennio, prospettando richieste modeste ad aziende con fatturati in calo.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il piano straordinario di controlli dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e conformità nel sistema fiscale italiano. Le nuove misure, che includono l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, mirano a individuare e prevenire le irregolarità nelle pratiche di adesione e gestione del concordato preventivo biennale. Allo stesso tempo, il governo sta introducendo correttivi e semplificazioni per rendere il sistema più accessibile e meno oneroso per le imprese.

Per le Partite IVA, il nuovo concordato biennale preventivo offre un’opportunità di pagamento agevolato in due tappe, con un sistema di calcolo progressivo che tiene conto delle condizioni macroeconomiche e della dinamica economica degli ultimi tre anni. Questo approccio mira a garantire una maggiore equità e trasparenza nel sistema fiscale, riducendo al contempo il rischio di accertamenti e sanzioni per i contribuenti.

Nozione base di economia e finanza: Il concordato preventivo è uno strumento giuridico che consente alle imprese in difficoltà finanziaria di negoziare un accordo con i creditori per ristrutturare i debiti e garantire la continuità operativa senza ricorrere a procedure fallimentari.

Nozione avanzata di economia e finanza: L’uso dell’intelligenza artificiale e di strumenti digitali avanzati per l’analisi dei dati fiscali rappresenta un’innovazione significativa nel campo della fiscalità. Questi strumenti consentono alle autorità di individuare pattern irregolari e comportamenti anomali, migliorando l’efficacia dei controlli e prevenendo le evasioni fiscali in modo proattivo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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