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Indagine sulla presunta evasione fiscale di oltre un miliardo di euro del gruppo Campari: cosa c’è da sapere

La Procura di Milano accusa il gruppo Campari di aver omesso redditi per oltre 5 miliardi di euro tramite la filiale Lagfin Italian Branch. Ecco tutti i dettagli.
  • L'indagine coinvolge la Lagfin Italian Branch, accusata di aver creato una 'stabile organizzazione occulta' per dirottare profitti all'estero.
  • Il gruppo Campari avrebbe omesso di dichiarare redditi per 5 miliardi di euro, evitando il pagamento di imposte per oltre 1,2 miliardi di euro.
  • Scambi di email tra Luca Garavoglia e John Elkann rivelano consigli per ridurre le imposte sulle plusvalenze, ma Campari non avrebbe pagato la Pex.

La recente indagine della Procura di Milano ha portato alla luce una presunta evasione fiscale di oltre un miliardo di euro da parte del gruppo Campari, noto per i suoi iconici marchi di bevande alcoliche come Aperol e Campari. L’inchiesta, guidata dai pm Enrico Pavone e Bianca Maria Baj Macario, si concentra sulla Lagfin Italian Branch, la filiale italiana della holding lussemburghese del gruppo.

Secondo le accuse, la società avrebbe omesso di dichiarare redditi e di versare le imposte dovute, con una base imponibile stimata di circa 5 miliardi di euro. La vicenda ricorda il caso Exor, dove la società pagò oltre 700 milioni di euro al fisco per una questione simile legata alla “exit tax” durante una fusione transfrontaliera.

Il Cuore dell’Inchiesta: La Lagfin Italian Branch

La Lagfin Italian Branch è al centro delle indagini. La holding lussemburghese, che controlla il 51,3% delle azioni e il 38,8% dei diritti di voto della Davide Campari Milano NV, è accusata di aver creato una “stabile organizzazione occulta” per dirottare profitti all’estero, sottraendoli così alla tassazione italiana. Le contestazioni riguardano gli anni dal 2018 al 2020 e includono il mancato pagamento dell’exit tax, una tassa dovuta quando una società italiana sposta la propria residenza fiscale all’estero.

La Guardia di Finanza ha trasmesso all’Agenzia delle Entrate i risultati delle verifiche fiscali, e la società avrà 60 giorni di tempo per presentare controdeduzioni. Parallelamente, il procedimento penale terrà conto di un’eventuale transazione con l’erario.

Implicazioni Economiche e Finanziarie

L’indagine ha sollevato numerose questioni riguardanti la gestione fiscale delle multinazionali italiane. Il gruppo Campari, che nel 2023 ha dichiarato ricavi per oltre 2,9 miliardi di euro, è accusato di aver trasferito all’estero redditi prodotti in Italia tramite la Lagfin. Questo schema finanziario avrebbe permesso alla società di evitare il pagamento di imposte per un importo complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro.

L’inchiesta ha anche rivelato scambi di email tra Luca Garavoglia, proprietario del gruppo Campari, e John Elkann, presidente di Stellantis e Exor. Elkann, che aveva gestito un’operazione simile per Exor, avrebbe fornito consigli su come ridurre le imposte sulle plusvalenze. Tuttavia, a differenza di Exor, Campari non avrebbe pagato la Pex, la tassa sulle plusvalenze.

Il Futuro del Gruppo Campari

L’indagine arriva in un momento delicato per il gruppo Campari, che ha recentemente visto un cambio al vertice con l’addio di Bob Kunze-Concewitz e la nomina di Matteo Fantacchiotti come nuovo CEO. Nel 2020, il gruppo aveva annunciato il trasferimento della sede sociale in Olanda, garantendo però che la sede fiscale sarebbe rimasta in Italia. Tuttavia, secondo la Guardia di Finanza, non tutto è andato come previsto.

Il gruppo Campari, che ha trasformato marchi storici come Aperol e Campari in brand globali, dovrà ora affrontare le conseguenze di queste accuse. La vicenda potrebbe avere ripercussioni significative non solo per la società, ma anche per l’intero settore delle bevande alcoliche e per il panorama economico italiano.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’indagine della Procura di Milano sul gruppo Campari rappresenta un caso emblematico delle sfide legate alla gestione fiscale delle multinazionali. La presunta evasione fiscale di oltre un miliardo di euro solleva questioni cruciali sulla trasparenza e sull’equità del sistema fiscale italiano.

Nozione base di economia e finanza: L’exit tax è una tassa applicata quando una società trasferisce la propria residenza fiscale all’estero. Serve a prevenire la perdita di gettito fiscale per il paese di origine.

Nozione avanzata di economia e finanza: La “stabile organizzazione occulta” è un concetto che si riferisce alla presenza di un’entità economica in un paese che, pur non avendo una forma giuridica riconosciuta, svolge attività economiche tali da giustificare l’imposizione fiscale in quel paese.

Questa vicenda ci invita a riflettere sull’importanza di una gestione fiscale trasparente e sulla necessità di regolamentazioni più rigorose per evitare pratiche elusive. La trasparenza fiscale non è solo una questione di legalità, ma anche di equità e responsabilità sociale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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