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La Lancia Strato’s HF Zero rivela l’eccellenza italiana al Pebble Beach Concours d’Elegance

Scopri come la Lancia Strato’s HF Zero del 1970 ha conquistato il pubblico e la critica al prestigioso evento automobilistico, segnando un trionfo per il design italiano.
  • La Lancia Strato’s HF Zero ha vinto nella categoria "Wedge Concepts and Prototypes" al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach 2024.
  • L'edizione del 2024 ha visto oltre 200 vetture provenienti da quasi 60 Paesi.
  • La Bugatti Type 59 del 1934 ha ottenuto il titolo di "Best of Show" al prestigioso evento automobilistico.

Il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, giunto alla sua 73a edizione, ha visto il trionfo del design italiano grazie alla Lancia Strato’s HF Zero del 1970. Questo prototipo avveniristico, appartenente a un collezionista statunitense, ha conquistato la categoria “Wedge Concepts and Prototypes” e si è aggiudicato un posto tra le finaliste per il prestigioso premio “Best of Show”. Sebbene quest’ultimo riconoscimento sia andato alla Bugatti Type 59, la nomina della Strato’s HF Zero rappresenta un grande motivo di vanto e conferma l’appeal del Made in Italy sulla scena internazionale.

Parte della Monterey Car Week, la manifestazione ha radunato appassionati e collezionisti presso il Pebble Beach Golf Resort in California, con una vista mozzafiato sull’Oceano Pacifico. L’edizione del 2024 ha visto sfilare oltre 200 vetture provenienti da quasi 60 Paesi, trasformando l’evento in un vero e proprio “red carpet” dell’automobilismo d’epoca.

La Matita di Marcello Gandini e il Design Rivoluzionario

La Lancia Strato’s HF Zero, disegnata da Marcello Gandini e realizzata dalla carrozzeria Bertone, rappresenta un punto di svolta nella storia del design automobilistico. La sua linea a cuneo, filante e aerodinamica, anticipava le tendenze stilistiche dell’industria automobilistica. Caratterizzata da un’altezza da terra ridotta al minimo, un parabrezza avvolgente esteso fino al tetto e l’assenza totale di montanti laterali, la vettura proiettava un’immagine inusuale e “aliena”, ricordata con affetto da pubblico e critica.

Presentata per la prima volta al Salone di Torino del 1970, la Strato’s HF Zero riscosse ampi consensi grazie alla sua linea rivoluzionaria e alla fanaleria audace, composta da una fila di lampadine da 55 Watt all’anteriore e 84 piccole lampadine al posteriore. L’abitacolo offriva spunti interessanti, con sedili semi-orizzontali e un quadro strumenti spostato sul lato destro, arricchito da un display in vetro acrilico verde. La visuale della strada era favorita dall’ampio parabrezza, un’innovazione per l’epoca.

Sotto la carrozzeria dalle forme futuristiche, la Lancia Strato’s HF Zero celava un motore a quattro cilindri da 1.6 litri e 115 CV, preso in prestito dalla Lancia Fulvia HF. Questo concept, con le sue brillanti performance, costituì la base di partenza per modelli iconici delle sportive Lancia, come la Stratos, che ereditò dalla progenitrice la forma a cuneo e i fari rotondi.

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  • 😞 Nonostante il fascino, la Strato’s HF Zero non vince......
  • 👀 Un design avveniristico che anticipava il futuro dell'automobile......

La Regina del Concours d’Elegance: Bugatti Type 59 del 1934

Il 2024 Pebble Beach Concours d’Elegance ha riservato una sorpresa senza precedenti. Tra le linee eleganti e la lucentezza delle auto restaurate, il titolo di “Best of Show” è stato assegnato a una Bugatti Type 59 Sports del 1934. Presentata nel suo stato originale, con le cicatrici lasciate dalla vita vissuta sulle piste di gara, la vettura vincitrice appartiene alla collezione privata “The Pearl Collection” dello svizzero Fritz Burkard.

Dopo una carriera agonistica di successo, guidata da piloti come René Dreyfus e Jean-Pierre Wimille, la Bugatti Type 59 fu trasformata in un’auto sportiva e acquistata da Re Leopoldo III del Belgio. Il sovrano belga conservò la Bugatti fino agli anni ’60, e i collezionisti successivi rispettarono l’autenticità del veicolo. Gli interni in pelle consumati, i segni evidenti sul volante e la vernice ruvida raccontano storie di gare epiche e di un passato glorioso.

I Vincitori delle Classi al Concorso di Pebble Beach

La 73a edizione del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach ha visto la partecipazione di numerose vetture d’epoca, provenienti da 58 Paesi. Tra queste, la Lancia Strato’s HF Zero del 1970 ha brillato nella categoria “Wedge Concepts and Prototypes”, risultando una delle più belle vetture in gara e inserendosi nella short list per il titolo “Best of Show”.

Presentata al Salone di Torino del 1970 e realizzata da Nuccio Bertone su disegno di Marcello Gandini, la Strato’s HF Zero suscitò interesse per la sua linea rivoluzionaria. Il veicolo, perfettamente funzionante, è alto solo 85 centimetri da terra e fu sottoposto a restauro nel 2000, tornando al suo colore originale: bronzo. Innovativo l’impiego della fanaleria, con una fila di lampadine da 55 Watt all’anteriore e una striscia di luci da 84 piccole lampadine al posteriore.

Gli interni rivoluzionari, con sedili quasi orizzontali e un quadro strumenti spostato a sinistra, impreziosito da un display in vetro acrilico verde, completano il quadro di un’auto che ha segnato un’epoca. Il motore V4 da 1.6 litri e 115 CV, con due carburatori Solex a doppio corpo, prelevato dalla Lancia Fulvia HF, e il sistema di scarico centrale a doppio terminale, risaltano l’anima sportiva del prototipo, derivata dall’iconica Lancia Stratos nelle sue versioni stradale e da corsa.

Bullet Executive Summary

La 73a edizione del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach ha celebrato il trionfo del design italiano con la Lancia Strato’s HF Zero del 1970, un prototipo avveniristico che ha conquistato la categoria “Wedge Concepts and Prototypes”. Sebbene il titolo di “Best of Show” sia andato alla Bugatti Type 59 del 1934, la nomina della Strato’s HF Zero rappresenta un grande motivo di vanto per il Made in Italy. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 vetture provenienti da quasi 60 Paesi, trasformando il Pebble Beach Golf Resort in un vero e proprio “red carpet” dell’automobilismo d’epoca.

In economia e finanza, il concetto di valore intrinseco si riferisce al valore percepito di un bene basato sulle sue caratteristiche fondamentali, piuttosto che sul prezzo di mercato. Questo concetto è applicabile al mondo delle auto d’epoca, dove il valore di una vettura non dipende solo dal suo prezzo di vendita, ma anche dalla sua storia, dal design e dalle innovazioni tecnologiche che rappresenta.

Un concetto avanzato correlato è quello di efficienza del mercato, che postula che i prezzi di mercato riflettano tutte le informazioni disponibili. Tuttavia, nel caso delle auto d’epoca, l’efficienza del mercato può essere limitata, poiché il valore di queste vetture è spesso influenzato da fattori intangibili come la rarità, il design e la storia personale del veicolo.

In conclusione, la celebrazione della Lancia Strato’s HF Zero e della Bugatti Type 59 al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach ci ricorda che il valore di un bene va oltre il semplice prezzo di mercato. È una combinazione di storia, design e innovazione che rende questi veicoli non solo oggetti di collezione, ma anche testimonianze viventi di un’epoca passata.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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