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Tagli dei tassi BCE e Fed: cosa aspettarsi nel 2024

Le principali banche centrali stanno pianificando tagli dei tassi d'interesse per stimolare l'economia. Scopri cosa cambia per l'Europa e gli Stati Uniti.
  • BCE prevede un ciclo di tagli dei tassi a partire da giugno 2024, con un ritmo di un taglio al trimestre.
  • Fed monitorerà la crescita economica e l'inflazione prima di ridurre i tassi, con tagli previsti dopo l'estate se le condizioni lo permetteranno.
  • Il tasso di risparmio in Europa si sta normalizzando, favorendo la ricostituzione della ricchezza reale e l'allentamento monetario.

L’economia globale si trova in un momento cruciale, con le principali banche centrali che stanno valutando le loro prossime mosse in termini di politica monetaria. La Banca Centrale Europea (BCE) e la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti sono al centro dell’attenzione, con decisioni che potrebbero avere un impatto significativo sui mercati finanziari e sull’economia globale.

Secondo Fabio Fois, Head of Investment Research & Advisory nell’outlook di Anima per il secondo semestre dell’anno, l’evoluzione dello scenario macroeconomico nella prima metà del 2024 ha creato le condizioni per l’avvio di un ciclo di tagli dei tassi su entrambe le sponde dell’Atlantico. In particolare, nell’Area Euro, le condizioni per la BCE di allentare la stretta monetaria si sono materializzate grazie a dati sulla crescita del primo semestre migliori del previsto e a un momentum economico che, sebbene rimasto al di sotto del potenziale, ha mostrato segni di moderata ripresa nel comparto manifatturiero.

Le prospettive per i consumi sono costruttive, senza segni di surriscaldamento, con le famiglie europee che approfittano del graduale aumento del potere d’acquisto e del rallentamento dell’inflazione. Il tasso di risparmio si sta normalizzando, favorendo la ricostituzione della ricchezza reale e l’allentamento monetario. La dinamica dei prezzi sta perdendo slancio, con stime della BCE che indicano una persistente vischiosità nella componente dei prezzi dei servizi, che dovrebbe esaurirsi dopo l’estate. Questo consentirà alla banca centrale di iniziare a tagliare i tassi, con un ritmo previsto di un taglio al trimestre.

Le Prospettive negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, le condizioni per allentare la stretta monetaria stanno maturando, sebbene a una velocità inferiore rispetto all’Europa. La crescita americana è stata resiliente nella prima metà del 2024, ma si prevede un graduale rallentamento, come mostrano i dati trimestrali del Prodotto Interno Lordo, che sono stati sopra il potenziale ma stanno perdendo slancio trimestre dopo trimestre. Il mercato del lavoro, sebbene resiliente, continua a riequilibrarsi, come riconosciuto da Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve.

I consumi delle famiglie, ancora robusti, mostrano un deterioramento della “qualità” della spesa. Sul fronte dei prezzi, i progressi nel processo di disinflazione sono stati insoddisfacenti nella prima metà dell’anno, a causa di una riaccelerazione dei prezzi dei servizi e della ripresa dei prezzi dei beni di base. Questo ha costretto la Fed a mantenere i tassi fermi in attesa di maggiori conferme sulla sostenibilità del trend disinflazionistico. Tuttavia, le aspettative di inflazione stabili e vicine ai target delle banche centrali, insieme al ribilanciamento del mercato del lavoro e alla moderazione dei consumi, eserciteranno pressioni al ribasso sui prezzi dei servizi e dei beni di base. Questo dovrebbe permettere alla Fed di ridurre i tassi dopo l’estate, con un ritmo di un taglio al trimestre, simile a quanto previsto per la BCE.

La Situazione in Cina

In Cina, lo scenario centrale rimane invariato: l’economia cinese è entrata in una fase strutturale di transizione, con solo uno dei due motori di crescita pre-Covid (l’export e il settore edilizio) ancora acceso, ovvero l’export. Il comparto edilizio sta attraversando un processo di trasformazione che non permetterà più di offrire un contributo alla crescita paragonabile al passato. Come accaduto nel 2023, anche nel 2024 il Pil cinese si espanderà a un ritmo prossimo al “nuovo” potenziale del 5%, sostenuto dall’export ma frenato dalla transizione della domanda interna. I consumi privati non sono ancora pronti a prendere il posto dell’edilizia come principale motore di crescita.

Il quadro centrale per il 2024 è allineato a quanto descritto alla fine del 2023, con alcuni rischi cruciali legati agli sviluppi lato crescita e inflazione, specialmente negli Stati Uniti. Se i progressi dell’inflazione non si manifesteranno o la crescita non proseguirà il processo di indebolimento, la Fed potrebbe restare riluttante a tagliare i tassi nella seconda metà dell’anno, posticipando la svolta per il secondo anno di fila.

La Riunione della BCE del 18 Luglio 2024

La prossima riunione della BCE, prevista per il 18 luglio 2024, è attesa con grande interesse. François Rimeu, Senior Strategist di Crédit Mutuel Asset Management, prevede che la BCE manterrà invariati i tassi di riferimento, dopo aver iniziato a ridurli a giugno. I membri del Consiglio direttivo hanno mantenuto i tassi di interesse chiave al 3,75% per il tasso di deposito, con l’inflazione dei servizi rimasta “aderente” con un tasso annuo del 4,1% a giugno, mantenendo l’inflazione core al 2,9%, e un mercato del lavoro forte.

Christine Lagarde, Presidente della BCE, dovrebbe ribadire che le decisioni monetarie dipenderanno dai dati, mantenendo la massima flessibilità per le riunioni future. Ulteriori tagli dei tassi sono probabili se i dati confermeranno che l’inflazione nella zona euro si sposterà verso l’obiettivo del 2% entro la fine del 2025. Tuttavia, il vertice di luglio probabilmente non sarà un evento di grande impatto, con la BCE che rivaluterà le proiezioni macroeconomiche a settembre.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il panorama economico e finanziario globale è in una fase di transizione cruciale, con le principali banche centrali che stanno valutando attentamente le loro prossime mosse. La BCE e la Fed sono al centro dell’attenzione, con decisioni che potrebbero avere un impatto significativo sui mercati finanziari e sull’economia globale. La BCE sembra pronta a iniziare un ciclo di tagli dei tassi, mentre la Fed sta monitorando attentamente i progressi dell’inflazione e la crescita economica prima di prendere ulteriori decisioni. In Cina, l’economia sta attraversando una fase di transizione, con l’export che rimane l’unico motore di crescita attivo.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di tasso di interesse, che rappresenta il costo del denaro preso in prestito e influisce direttamente sui consumi, gli investimenti e la crescita economica. Una nozione avanzata è il processo di disinflazione, che si riferisce alla riduzione del tasso di inflazione, un fenomeno che le banche centrali monitorano attentamente per mantenere la stabilità dei prezzi e sostenere la crescita economica.

Riflettendo su questi temi, è evidente come le decisioni delle banche centrali siano cruciali per l’andamento dell’economia globale. Le loro scelte influenzano non solo i mercati finanziari, ma anche la vita quotidiana delle persone, determinando il costo dei prestiti, i tassi di risparmio e il potere d’acquisto.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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