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Accesso ai farmaci salva-vita in Europa: scopri le disuguaglianze tra i Paesi

Un'inchiesta di Investigate Europe rivela le gravi disparità nell'accesso ai farmaci essenziali tra i diversi Paesi dell'UE, mettendo in luce casi drammatici e il ruolo di Big Pharma.
  • In Estonia, il farmaco Enhertu per il cancro costa 20.000 euro per tre mesi, non coperto dal governo.
  • In Ungheria, 25 dei 32 farmaci valutati dall'IQWiG non sono rimborsati, creando gravi disuguaglianze.
  • Il prezzo del trattamento per la fibrosi cistica varia da 71.000 euro in Francia a 140.000 euro in Repubblica Ceca.
  • In Italia, la spesa per i nuovi farmaci è aumentata da 5,17 miliardi nel 2014 a 8,54 miliardi nel 2022.

La questione dell’accesso ai farmaci salva-vita in Europa è diventata un tema di crescente preoccupazione, con notevoli disparità tra i vari Paesi membri dell’Unione Europea. L’inchiesta di Investigate Europe (IE) ha rivelato che molti farmaci essenziali non sono disponibili o non sono rimborsati in diversi Stati membri, creando una situazione di disuguaglianza nell’accesso alle cure mediche.

In Estonia, ad esempio, il caso di Kadri Tennosaar, una paziente affetta da cancro, ha messo in luce le difficoltà che i pazienti devono affrontare. Dopo quattro sessioni di chemioterapia, Tennosaar ha scoperto che il trattamento con il nuovo farmaco Enhertu, che avrebbe potuto salvarle la vita, costava 20.000 euro per tre mesi. Questa cifra era insostenibile per lei, ex responsabile di un campo sportivo a Tallinn, e il governo estone non copriva la spesa.

La situazione è altrettanto critica in altri Paesi dell’UE. In Ungheria, Cipro, Malta, Lituania, Lettonia ed Estonia, un quarto dei 32 farmaci valutati dall’istituto di ricerca tedesco IQWiG come benefici non sono rimborsati o commercializzati. In Ungheria, ad esempio, 25 dei 32 farmaci della lista non sono rimborsati, mentre a Malta e Cipro i numeri sono rispettivamente 19 e 15. In alcuni casi, i pazienti possono ottenere i farmaci attraverso accessi individuali, ma spesso a costi esorbitanti per lo Stato.

Il Sistema Segreto dei Prezzi e i Profitti di Big Pharma

Un altro aspetto critico emerso dall’inchiesta riguarda il sistema segreto dei prezzi imposto da Big Pharma. In Europa, e altrove, non è dato sapere il prezzo reale dei farmaci. In cambio della riservatezza, le strutture sanitarie godono di sconti sull’acquisto dei farmaci dalle aziende farmaceutiche. Questo sistema permette prezzi differenziati tra i vari Paesi europei, con i Paesi più ricchi che pagano meno rispetto a quelli più poveri.

Ad esempio, il costo del trattamento per la fibrosi cistica varia notevolmente: in Europa occidentale, il prezzo medio netto dell’IVA è stimato in 71.000 euro in Francia, 81.000 euro in Italia, 87.000 euro in Spagna e 88.000 euro nei Paesi Bassi. In Polonia, il prezzo stimato per paziente nel 2023 è di 109.000 euro, IVA inclusa, mentre in Repubblica Ceca il costo annuale stimato nel 2022 è di 140.000 euro. In Lituania, il governo è pronto a pagare 8,4 milioni di euro per fornire farmaci per la fibrosi cistica a un massimo di 48 pazienti, che potrebbe equivalere a 175.000 euro a persona.

Nonostante gli sforzi per contenere i costi, i prezzi dei farmaci innovativi sono aumentati ovunque. In Italia, la spesa per i nuovi farmaci è passata da 5,17 miliardi di euro nel 2014 a 8,54 miliardi nel 2022, con la spesa farmaceutica complessiva che ha toccato i 34 miliardi di euro, 9 miliardi in più rispetto al 2012.

Le Disuguaglianze nell’Accesso ai Farmaci

Le disuguaglianze nell’accesso ai farmaci sono evidenti anche all’interno dell’UE. In Germania e Austria, i pazienti hanno accesso a tutti i 32 farmaci della lista, mentre in Italia uno dei farmaci, Pluvitco, non è rimborsato. La fase di negoziazione, iniziata a marzo 2023, è ancora in corso. Secondo un rapporto della Federazione europea delle associazioni delle industrie farmaceutiche, l’Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Germania, per la percentuale di farmaci rimborsati (80%), al di sopra della media europea del 45%.

Le aziende farmaceutiche scelgono di lanciare i farmaci nei Paesi più redditizi, garantendo volumi di mercato e profitti maggiori. Questo crea una situazione in cui i pazienti dei Paesi più piccoli o meno ricchi sono svantaggiati. In Lettonia, ad esempio, i pazienti malati di cancro devono spesso ricorrere a piattaforme di crowdfunding nella speranza di ricevere donazioni per coprire i costi dei farmaci.

In altri Paesi, enti di beneficenza cercano di colmare il vuoto lasciato dalle aziende farmaceutiche riluttanti a commercializzare i farmaci nei Paesi con un limitato potere d’acquisto. In Estonia, l’associazione Kingitud Ule ha aiutato 2.000 pazienti negli ultimi 10 anni. Grazie a questa associazione, Kadri Tennosaar ha potuto assumere per la prima volta il farmaco che le ha salvato la vita, e il suo cancro è regredito.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’accesso ai farmaci salva-vita in Europa è un tema complesso e controverso, con notevoli disparità tra i vari Paesi membri. Il sistema segreto dei prezzi imposto da Big Pharma e le disuguaglianze nell’accesso ai farmaci creano una situazione in cui molti pazienti sono costretti a lottare per ottenere le cure di cui hanno bisogno. Questo scenario mette in luce la necessità di un sistema più trasparente ed equo, in cui tutti i cittadini europei possano beneficiare del mercato unico.

Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di domanda e offerta. In un mercato ideale, il prezzo di un bene o servizio è determinato dall’intersezione della domanda e dell’offerta. Tuttavia, nel mercato farmaceutico, i prezzi sono spesso influenzati da fattori esterni, come gli accordi segreti tra le aziende farmaceutiche e i governi, che possono distorcere il mercato e creare disuguaglianze.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile a questo tema è il concetto di asimmetria informativa. Questo si verifica quando una delle parti in una transazione ha più informazioni rispetto all’altra. Nel caso del mercato farmaceutico, le aziende farmaceutiche spesso possiedono informazioni dettagliate sui costi di produzione e sui prezzi praticati in diversi Paesi, mentre i governi e i pazienti sono tenuti all’oscuro. Questa asimmetria informativa può portare a inefficienze e disuguaglianze nel mercato, con conseguenze negative per i pazienti che non possono accedere ai farmaci di cui hanno bisogno.

Speriamo che questo articolo vi abbia fornito una panoramica dettagliata e stimolante su un tema cruciale per la salute pubblica e l’equità sociale in Europa.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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