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- Le imprese italiane necessitano di 699mila lavoratori con competenze digitali avanzate, ma ne mancano 362mila.
- Il 54,9% delle posizioni digitali nelle micro e piccole imprese rimane scoperto.
- Il Trentino-Alto Adige registra il 65,8% di difficoltà nel reperire personale qualificato, con Bolzano al 69,2%.
- Le strategie aziendali includono l'aumento dei salari (32,6%) e maggiore flessibilità negli orari di lavoro (28,5%).
La transizione digitale delle imprese italiane rappresenta una delle sfide più significative del panorama economico attuale. Nonostante gli sforzi per modernizzare i processi e adottare nuove tecnologie, il percorso è ostacolato da una carenza strutturale di personale specializzato. Secondo un’analisi di Confartigianato, le imprese italiane necessitano di ben 699mila lavoratori con competenze digitali avanzate, ma oltre la metà di queste figure professionali (51,8%) risulta di difficile reperimento. Questo si traduce in una mancanza di 362mila lavoratori qualificati, un dato che mette in evidenza una criticità che potrebbe rallentare significativamente il processo di digitalizzazione.
Le Competenze Digitali Più Richieste
Le competenze richieste dalle imprese spaziano in diversi ambiti tecnologici. Tra le più ricercate troviamo la gestione di tecnologie come l’Industrial Internet of Things (IoT), la realtà virtuale e aumentata, l’intelligenza artificiale, il cloud computing, la data analytics, i big data e la blockchain. La carenza di personale specializzato è particolarmente marcata nelle micro e piccole imprese, dove il 54,9% delle posizioni che richiedono competenze digitali rimane scoperto. Questo deficit ha un impatto diretto sulla competitività delle imprese italiane, che rischiano di perdere terreno rispetto ai concorrenti internazionali.
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Distribuzione Geografica della Carenza di Personale
La difficoltà nel reperire personale qualificato non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Il Trentino-Alto Adige è la regione con la maggiore difficoltà, con il 65,8% delle ricerche di personale qualificato che non trova riscontro. Bolzano, in particolare, registra il 69,2% di posti vacanti. Seguono il Friuli-Venezia Giulia con il 62,6%, l’Umbria con il 60,3%, le Marche con il 57,1% e il Veneto con il 56,3%. Anche la Lombardia, pur avendo una percentuale di mismatch del 52,3%, presenta il numero assoluto più alto di specialisti mancanti, con 80.250 figure professionali non reperite.
A livello provinciale, Bolzano è la più colpita con il 69,2% di posti vacanti, seguita da Trieste (68,3%) e Terni (67,5%). In queste aree, la carenza di personale qualificato rappresenta un ostacolo significativo per la transizione digitale delle imprese locali.
Strategie Aziendali per Affrontare la Carenza
Le imprese italiane stanno adottando diverse strategie per fronteggiare la mancanza di personale qualificato. Tra queste, l’aumento dei salari (32,6%), maggiore flessibilità negli orari di lavoro (28,5%) e una più stretta collaborazione con le scuole tecniche e professionali (24,9%). Confartigianato sottolinea l’importanza di un maggiore dialogo tra il sistema educativo e le imprese per formare lavoratori in grado di padroneggiare le nuove tecnologie. Il 72% dei lavoratori necessari alle piccole imprese deve avere un titolo di studio tecnico o scientifico, come un diploma professionale o una laurea STEM.
Bullet Executive Summary
La transizione digitale delle imprese italiane è ostacolata da una significativa carenza di personale qualificato. Le imprese necessitano di 699mila lavoratori con competenze digitali avanzate, ma ne mancano all’appello 362mila. Le competenze più richieste includono l’Industrial Internet of Things (IoT), la realtà virtuale e aumentata, l’intelligenza artificiale, il cloud computing, la data analytics, i big data e la blockchain. La carenza è particolarmente marcata nelle micro e piccole imprese e varia significativamente a livello regionale e provinciale. Le imprese stanno adottando strategie come l’aumento dei salari, maggiore flessibilità negli orari di lavoro e collaborazioni con scuole tecniche e professionali per affrontare questa sfida.
La carenza di personale qualificato in ambito digitale non è solo un problema di risorse umane, ma riflette una più ampia questione di competitività economica. La transizione digitale è un processo cruciale per mantenere e migliorare la posizione delle imprese italiane nel mercato globale. Senza le competenze necessarie, le aziende rischiano di rimanere indietro, perdendo opportunità di crescita e innovazione.
Un concetto avanzato correlato è quello della digitalizzazione integrata, che non riguarda solo l’adozione di nuove tecnologie, ma anche la loro integrazione nei processi aziendali esistenti. Questo richiede non solo competenze tecniche, ma anche una visione strategica e una capacità di gestione del cambiamento. Le imprese devono quindi investire non solo in tecnologie, ma anche in formazione e sviluppo delle competenze, per garantire una transizione digitale efficace e sostenibile.
- Sito ufficiale di Confartigianato con informazioni sul tema dell'artigianato digitale e sulla formazione di lavoratori qualificati per la transizione digitale
- Comunicati stampa ufficiali di Confartigianato Imprese per approfondire la carenza di lavoratori digitali in Italia
- Sito ufficiale di Confartigianato, dove è possibile trovare informazioni e dati sulla situazione delle imprese italiane e sulla carenza di lavoratori digitali