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- Oltre 5.319 domande presentate per un importo totale di 6.312.490 euro.
- Il 30% della dotazione finanziaria di 20 milioni di euro già richiesto.
- Limite massimo del contributo: 1.500 euro per privati e fino a 8.000 euro per condomìni.
A un mese dall’avvio della piattaforma dedicata, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso noti i primi dati relativi alle richieste del bonus colonnine domestiche. Si tratta del contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica, come colonnine o wall box, istituito dal Dpcm 4 agosto 2022. Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
I Dati di Invitalia
Dall’8 luglio, giorno di apertura dello sportello Invitalia, sono state 5.319 le domande di contributo presentate, per un importo richiesto pari a 6.312.490 euro, oltre il 30% della dotazione finanziaria della misura che ammonta a 20 milioni di euro. Risultano, inoltre, dai dati forniti da Invitalia che per conto del Mimit gestisce la piattaforma, 4.120 domande in compilazione e 1.474 domande compilate in attesa dell’invio finale.
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- Troppa burocrazia per semplici cittadini... 😒...
- Interesante l'idea di vedere le colonnine come beni pubblici... 🌍🧐...
Spese Agevolabili e Procedura
Rientrano nell’agevolazione anche le spese per gli impianti elettrici, per le opere edili strettamente necessarie, per gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, nonché le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi per la connessione alla rete elettrica. Le FAQ del Ministero precisano che la domanda può essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma online. L’accesso è effettuato tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Ciascun soggetto beneficiario (persone fisiche e condomìni) può presentare una sola richiesta.
I Documenti Necessari
Per gli utenti privati, a pena di inammissibilità, sono necessari: il codice fiscale e il documento d’identità del richiedente; copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica; estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica. I pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari oppure mediante Sepa credit transfer, oppure mediante carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo. Necessaria anche la stesura di una relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute con annessa certificazione di conformità rilasciata da un installatore. Va indicato il conto corrente sul quale richiedere l’accreditamento del contributo.
Bullet Executive Summary
Il bonus colonnine elettriche si sta rivelando un successo inaspettato, con oltre 5.319 domande presentate e altrettante in attesa di invio finale. Questo rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai bandi precedenti, dimostrando un crescente interesse verso le infrastrutture di ricarica domestica. La misura, che copre l’80% delle spese fino a un massimo di 1.500 euro per privati e 8.000 euro per condomìni, è un incentivo importante per la diffusione dei veicoli elettrici.
Nozione base di economia e finanza: Il concetto di incentivo fiscale è fondamentale per comprendere come il governo possa influenzare i comportamenti dei cittadini e delle imprese. Gli incentivi fiscali, come il bonus colonnine, riducono il costo di determinati investimenti, rendendoli più attraenti e accessibili.
Nozione avanzata di economia e finanza: La teoria dei beni pubblici può essere applicata al contesto delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Le colonnine di ricarica, sebbene installate in proprietà private, contribuiscono a un beneficio pubblico più ampio: la riduzione delle emissioni di CO2 e il miglioramento della qualità dell’aria. Questo giustifica l’intervento statale attraverso incentivi fiscali per promuovere l’adozione di tali tecnologie.
In conclusione, il successo del bonus colonnine elettriche rappresenta un segnale positivo per il futuro della mobilità sostenibile in Italia. È un esempio di come le politiche pubbliche possano stimolare l’adozione di tecnologie verdi, contribuendo a un futuro più sostenibile per tutti. La partecipazione attiva dei cittadini e dei condomìni dimostra una crescente consapevolezza e impegno verso la tutela dell’ambiente. Questo è un passo importante verso un cambiamento culturale necessario per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo.