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La profezia di Marchionne: il declino delle auto elettriche in Europa e USA

Un'analisi approfondita sui motivi del calo delle immatricolazioni e le previsioni fatte da Marchionne sul futuro delle auto elettriche in Europa e Stati Uniti.
  • Il mercato delle auto elettriche in Europa ha visto un calo del 6% da agosto a dicembre 2023.
  • Negli Stati Uniti, il tasso di penetrazione è sceso dal 2% di gennaio 2023 allo 0% di maggio 2024.
  • In Cina, nonostante una crescita instabile, il tasso di penetrazione è rimasto al di sotto del 3% rispetto ai dati di inizio 2023.
  • Unrae ha sottolineato l'importanza di un piano strategico triennale per affrontare una diminuzione annuale del 13,4% ad agosto 2024.
  • Michele Crisci ha ribadito la necessità di rendere disponibili 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 prima della fine dell'anno.

Si vendono meno auto elettriche in Europa e Stati Uniti

Il mercato delle auto elettriche in Europa e negli Stati Uniti ha subito un brusco rallentamento, con dati che evidenziano un calo significativo delle immatricolazioni. Secondo il Centro studi di Unimpresa, l’adozione delle vetture elettriche nei paesi europei è arrivata al suo massimo storico del 9% ad agosto 2023, per poi precipitare al quasi -6% entro dicembre dello stesso anno.

Negli Stati Uniti, la situazione non è migliore: il tasso di penetrazione, partito dal 2% a gennaio 2023, è calato all’1% a giugno, per poi stabilizzarsi a quota zero e finire in territorio negativo a maggio 2024.

Cosa ne pensi?
  • 👏 Il mercato delle auto elettriche ha davvero bisogno di... ...
  • 😡 Le critiche di Marchionne erano fondate e oggi vediamo... ...
  • 🤔 È interessante notare come la crisi delle auto elettriche... ...

In Cina il mercato delle auto elettriche cresce ma è instabile

In controtendenza, la Cina ha mostrato una crescita, seppur instabile, con un tasso di penetrazione positivo del 2% a maggio 2024, ma comunque inferiore rispetto ai dati di inizio 2023, quando il mercato delle vetture a batteria era in territorio positivo per oltre il 3%. Questi dati indicano una crisi nel mercato delle auto elettriche, con l’Europa e gli Stati Uniti che si allontanano sempre più da questa tecnologia.

La profezia di Marchionne sulle auto elettriche

Sergio Marchionne, ex CEO di Fiat Chrysler Automobiles, aveva espresso profonde critiche al settore delle auto elettriche già nel 2017. Durante una Lectio Magistralis all’Università di Trento, Marchionne aveva sottolineato i rischi di forzare l’introduzione delle auto elettriche su scala globale senza prima risolvere il problema della produzione di energia da fonti pulite e rinnovabili. Secondo lui, questa strategia rappresentava una minaccia per l’esistenza stessa del nostro pianeta.

Oggi, le sue parole sembrano profetiche. Il mercato degli Electric Vehicles (EV) è in stallo, con produttori che perdono decine di migliaia di euro o dollari per ogni veicolo venduto. La carenza di produzione di energia, resa ancora più critica dall’aumento del consumo dei Data Center e dell’Intelligenza Artificiale, e i limiti delle reti di trasmissione restano problemi irrisolti. La mancanza di una visione strategica e di leader carismatici come Marchionne ha contribuito a questa crisi.

La necessità di un piano strategico triennale fermerà il declino delle auto elettriche?

L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) ha evidenziato la necessità di un piano strategico triennale per affrontare la crisi del mercato delle auto elettriche. Con una diminuzione annuale del 13,4% ad agosto 2024, l’incremento complessivo nei primi otto mesi dell’anno è sceso al 3,8% rispetto al 2023, con un totale complessivo di 1.080.447 unità, risultato che rimane comunque parecchio al di sotto del livello registrato nello stesso periodo del 2019.

Il Presidente di Unrae, Michele Crisci, ha sottolineato l’importanza di rendere disponibili i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 ben prima della fine dell’anno e di recuperare ulteriori 250 milioni di euro per supportare la transizione energetica. Crisci ha anche ribadito la necessità di eliminare il price cap per le auto della fascia 0-20 g/Km di CO2 o di equipararlo a quello della fascia 21-60 g/Km. Queste iniziative devono essere incluse in una pianificazione strategica su un arco triennale per il 2025, 2026 e 2027.

La visione di Federauto e le sfide future

Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha ribadito che senza adeguati stimoli da parte del governo, il mercato dell’elettrico è destinato a un sostanziale immobilismo. Artusi ha sottolineato l’importanza di un nuovo schema di sostegno alla domanda di veicoli elettrici e a basse emissioni inquinanti, così come anticipato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) durante il Tavolo Automotive di agosto 2024.

Artusi ha anche evidenziato la necessità di una revisione strutturale della fiscalità per le auto aziendali, un’azione di politica economica che avrebbe effetti positivi sia sul lato ambientale che sulla sicurezza stradale. L’auspicio è che la nuova Commissione europea possa porre il settore automotive al centro di un dibattito condiviso, superando la logica di una politica a senso unico che ha dimostrato finora tutti i suoi limiti.

Bullet Executive Summary

La crisi del mercato delle auto elettriche in Europa e negli Stati Uniti, con la sola Cina in crescita ma in modo instabile, evidenzia la necessità di una revisione delle strategie attuali. Le critiche di Sergio Marchionne, che aveva previsto i rischi di una transizione forzata verso l’elettrico senza adeguate infrastrutture energetiche, si sono rivelate accurate. Unrae e Federauto sottolineano l’urgenza di un piano strategico triennale e di adeguati stimoli governativi per sostenere la transizione energetica.

In economia, il concetto di economia di scala è fondamentale: si riferisce alla riduzione del costo medio per unità di produzione all’aumentare della quantità prodotta. Questo principio è cruciale per il settore delle auto elettriche, dove i costi iniziali di produzione sono elevati. Tuttavia, senza un mercato sufficientemente grande, è difficile raggiungere economie di scala che rendano i veicoli elettrici competitivi.

Un concetto avanzato correlato è quello di esternalità positive, che si verificano quando i benefici di una produzione o di un consumo ricadono su terzi non direttamente coinvolti nell’attività economica. Le auto elettriche, riducendo le emissioni inquinanti, generano esternalità positive per la società. Tuttavia, per massimizzare questi benefici, è necessario un supporto politico e infrastrutturale adeguato.

In conclusione, la situazione attuale del mercato delle auto elettriche richiede una riflessione profonda e un’azione concertata da parte di governi, industria e società civile. Solo attraverso una visione strategica e investimenti mirati sarà possibile superare le sfide attuali e realizzare il potenziale delle auto elettriche per un futuro sostenibile.


Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
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