Perché la pedonalizzazione di Corso Italia a Savona ha scatenato un acceso dibattito?

La pedonalizzazione di Corso Italia a Savona, avvenuta nel gennaio 2023, ha scatenato un acceso dibattito tra i residenti e le autorità locali. La chiusura al traffico di questo tratto di strada, compreso tra via dei Vegerio e via Paleocapa, è stata oggetto di numerose critiche e ha portato alla raccolta di firme per richiederne la riapertura. La questione ha visto coinvolti diversi attori, tra cui il consigliere comunale Fabio Orsi e i gruppi politici Lega e M5S, che hanno sostenuto l’iniziativa di PensieroLibero.zero.

Le Critiche e le Raccolte Firme

Fabio Orsi, consigliere comunale di minoranza, ha espresso forti critiche riguardo alla decisione di pedonalizzare Corso Italia, definendola una scelta “scellerata” e basata su ideologie piuttosto che su studi tecnici. Secondo Orsi, la chiusura ha peggiorato la qualità della vita di nove savonesi su dieci, aumentando il traffico e i tempi di percorrenza, senza apportare benefici significativi. La raccolta firme, iniziata il 30 agosto 2024, ha visto un’ampia partecipazione, con oltre 900 firme raccolte in soli due giorni.

Le Conseguenze della Pedonalizzazione

La pedonalizzazione di Corso Italia ha avuto un impatto significativo sul traffico cittadino. Piazza Mameli, ad esempio, è diventata una “nuvola di smog e rumore”, secondo Orsi. I tempi di percorrenza per attraversare il centro sono aumentati notevolmente, rendendo la zona meno sicura e meno vivibile. La raccolta firme ha visto la partecipazione non solo dei residenti, ma anche di persone provenienti dai comuni limitrofi, dimostrando un ampio dissenso verso la decisione.

Le Proposte e le Soluzioni Future

La questione della pedonalizzazione di Corso Italia non si limita alla raccolta firme. A metà settembre, il Comune di Savona presenterà le soluzioni elaborate da Sintagma per risolvere il “nodo” di Piazza Mameli. Queste soluzioni, che non prevedono la riapertura di Corso Italia al traffico, mirano a migliorare il sistema di traffico degli autoveicoli tra Piazza Mameli, Piazza Diaz e Piazza Saffi. Tuttavia, l’opposizione continua a criticare il metodo adottato, sottolineando la necessità di studi e valutazioni preliminari prima di prendere decisioni così impattanti.

Bullet Executive Summary

La pedonalizzazione di Corso Italia a Savona ha sollevato un dibattito acceso tra residenti e autorità locali. La raccolta firme per richiederne la riapertura ha visto un’ampia partecipazione, con oltre 900 firme raccolte in due giorni. Le critiche si concentrano sull’assenza di studi tecnici preliminari e sull’impatto negativo sul traffico cittadino. A metà settembre, il Comune presenterà le soluzioni elaborate da Sintagma, che mirano a migliorare il sistema di traffico senza riaprire Corso Italia.

In economia, la democrazia diretta è un concetto che permette ai cittadini di partecipare attivamente alle decisioni politiche, influenzando direttamente le politiche pubbliche. Questo caso di Savona ne è un esempio tangibile, dove la voce dei cittadini si fa sentire attraverso una raccolta firme.

Un concetto più avanzato è quello della pianificazione urbana sostenibile, che implica un approccio integrato e basato su dati per migliorare la qualità della vita nelle città. La pedonalizzazione di Corso Italia potrebbe essere vista come un tentativo di applicare questo concetto, anche se la mancanza di studi preliminari ha sollevato critiche.

In conclusione, la questione di Corso Italia a Savona ci invita a riflettere sull’importanza di bilanciare ideologia e tecnica nelle decisioni politiche, e sull’importanza di ascoltare la voce dei cittadini per costruire una città più vivibile e sostenibile.