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- A Padova, le transazioni abitative sono aumentate del 6,4% nei primi sei mesi del 2024.
- In Sicilia, i prezzi degli immobili usati sono saliti dell'1,6%, mentre quelli nuovi o ristrutturati dell'1,2%.
- Milano ha registrato una riduzione dei prezzi immobiliari dell'1,5% nella seconda metà del 2024.
- Il numero di famiglie che scelgono l'affitto è cresciuto dal 56% nel 2023 al 59,3% nel 2024.
L’Italia vede il suo mercato immobiliare attraversare una fase di significativa metamorfosi con la ripresa delle transazioni e l’incremento dei valori immobiliari in varie regioni. Il terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 elaborato da Nomisma indica che Padova ha registrato un aumento del 6,4% delle transazioni abitative tra i primi sei mesi del 2024 e lo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend positivo è stato sostenuto dalla riduzione dei tassi d’interesse che hanno reso i prestiti ipotecari più accessibili, incrementando la percentuale degli acquisti supportati da mutuo dal 58% al 61%.
In Sicilia si assiste a una crescita dei prezzi delle proprietà: gli immobili usati hanno visto un rialzo dell’1,6%, mentre quelli nuovi o ristrutturati dell’1,2%. A Palermo i tempi di chiusura delle vendite si sono contratti a quattro mesi e mezzo; a Catania le compravendite si finalizzano mediamente in cinque mesi. Il comparto commerciale, invece, mostra segni di rallentamento con una flessione nelle vendite degli uffici.
Le Dinamiche di Prezzo e la Situazione a Milano
In contrapposizione alla tendenza generale delle città italiane in ripresa, Milano mostra una lieve riduzione nei prezzi immobiliari pari all’1,5% nella seconda metà del 2024. Questa situazione nasce dall’allineamento scorrelato dei costi abitativi con la capacità d’acquisto dei residenti medi. Tuttavia, le vendite continuano ad avanzare rapidamente: gli immobili vengono ceduti mediamente entro quattro mesi – significativamente meno rispetto ai termini rilevati nelle altre principali metropoli italiane.
Guardando al contesto italiano nel suo complesso, si è verificato un aumento delle vendite immobiliari del 2,7% tra giugno e settembre dello stesso anno se comparato al medesimo intervallo temporale dell’anno passato. Un elemento determinante dietro questa espansione è stata l’aumentata incidenza delle acquisizioni sostenute da prestiti ipotecari; infatti la percentuale ha toccato il livello del 44,1% durante il terzo trimestre del 2024 contro il precedente dato annuo di 41,7%. Una chiave interpretativa centrale risiede nella diminuzione dei tassi d’interesse che ha reso i mutui economicamente più sostenibili per gli acquirenti finali.
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La Crescita delle Locazioni e le Sfide Future
Nell’ambito degli affitti immobiliari si osserva una tendenza crescente nei canoni di locazione che aumentano mediamente del 3% ogni anno. Nella città di Milano si registra una crescita dei canoni pari al 3,2%, mentre a Roma tale aumento raggiunge il 4,7%. Questa situazione deriva da un’elevata richiesta abitativa in affitto; difatti molte famiglie considerano questa modalità residenziale come la sola alternativa possibile vista la carenza di mezzi finanziari necessari all’acquisto della casa. Il numero di nuclei familiari che optano per l’affitto è cresciuto dal 56% nel corso del 2023 fino ad arrivare al 59,3% nel successivo anno.
Malgrado queste indicazioni positive ci sono ancora molteplici sfide da affrontare: tra queste spiccano la conservazione dei livelli salariali delle famiglie e la facilità d’accesso ai prestiti bancari – problematiche particolarmente rilevanti se considerate nell’ottica di una situazione economica potenzialmente peggiorativa sul fronte dell’occupazione lavorativa. Altresì bisogna sottolineare come le compravendite riguardanti edifici nuovi siano calate attestandosi solamente al sette virgola sei percento del totale.
Prospettive per il Futuro del Mercato Immobiliare
Guardando avanti nel tempo, i professionisti del settore immobiliare anticipano una situazione di stabilità per quanto riguarda le vendite e i prezzi degli immobili; tuttavia potrebbero registrarsi aumenti nei canoni d’affitto. A differenza delle previsioni generali ottimistiche, nella città di Palermo gli esperti si aspettano per il 2025 un mercato piuttosto stagnante; mentre nella città etnea si prefigura un lieve decremento nelle stipule sia delle compravendite che degli affitti.
Concludendo l’analisi attuale sul contesto italiano dell’immobiliare: benché siano evidenti alcuni segnali positivi rispetto alla ripresa economica in atto, il settore rimane esposto all’influenza negativa derivante da variabili macroeconomiche diverse. In particolare continueranno ad essere fondamentali i tassi monetari applicati ed il livello generale dell’offerta creditizia disponibile ai clienti intenzionati all’acquisto oppure al noleggio di immobili residenziali o commerciali.
Il principio basilare necessario è conoscere bene: ogni investimento finanziario dovrebbe seguire logiche differenziate affinché ridurre la rischiosità associata, concordemente alla visione maggioritaria tra studiosi nel campo delle teorie economiche, anziché puntare interamente soltanto verso speculazione mediante beni immobili stessi, preferibilmente usando mix appropriate di diverse tipologie di strumenti patrimonialmente profittevoli presenti sui mercati finanziari globalizzati di oggi. Individuare la fase attuale del ciclo economico risulta fondamentale per assumere decisioni più ponderate in merito agli investimenti nel campo immobiliare. Durante un periodo di espansione economica, il trend dei prezzi immobiliari tende a essere al rialzo; al contrario, durante una recessione è comune osservare un calo nei valori. Analizzare tali elementi consente una gestione più agevole delle intricate dinamiche proprie del mercato immobiliare.