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Mercato dell'auto elettrica in Europa

2024, il mercato dell’auto elettrica in Europa: sfide e opportunità

Una panoramica dettagliata sullo stato attuale del mercato europeo delle auto elettriche, le sfide della produzione di batterie e le prospettive future fino al 2029.
  • Nel 2024, il mercato dell'auto ha visto un aumento del 4,6% a 4,6 milioni di unità, nonostante un calo del 3% a maggio.
  • La quota dei veicoli elettrici a batteria (Bev) è rimasta stabile intorno al 12,5%, ma ha subito un calo del 12% a maggio a causa del crollo del mercato tedesco.
  • La produzione di batterie in Europa richiede 140 miliardi di dollari per raggiungere 1,4 terawattora di capacità entro il 2030, ma sono stati approvati meno di 7 miliardi di euro in aiuti di stato.
  • Entro il 2029, le auto elettriche rappresenteranno il 48% del mercato europeo, mentre la quota combinata di auto diesel e benzina calerà al 34%.

L’inizio del 2024 ha visto un moderato incremento nel mercato dell’auto, con un aumento del 4,6% a 4,6 milioni di unità, nonostante un calo del 3% registrato a maggio. La quota dei veicoli elettrici a batteria (Bev) è rimasta stabile intorno al 12,5%, ma ha subito un calo del 12% a maggio, principalmente a causa del crollo del mercato tedesco (-31%) dovuto alla fine degli incentivi. Diversi fattori, tra cui i prezzi elevati rispetto ai modelli a combustione, una rete di ricarica insufficiente e la rapida caduta del valore residuo, stanno ostacolando un vero boom delle auto elettriche.

Il mercato europeo dell’auto è previsto in crescita moderata, con un massimo dell’1% fino al 2027. Nonostante l’era dell’elettrificazione sia iniziata, i motori endotermici dominano ancora con il 65,4% delle vendite, suddivisi tra il 35,5% di veicoli a benzina e il 29,9% di ibridi. Gli early adopters hanno già acquistato auto elettriche, ma il mercato di massa è ancora da conquistare.

Le Sfide della Produzione di Batterie

La produzione di batterie è un aspetto cruciale ma costoso della transizione verso l’auto elettrica. L’Europa rischia di passare dalla dipendenza dalla Russia per il gas a quella dalla Cina per le batterie. Le vendite di veicoli elettrici stanno rallentando, e gruppi come Volkswagen, Stellantis e Mercedes-Benz stanno ridimensionando e riorientando i loro progetti. Il progetto per una gigafactory a Termoli è stato posposto per consentire l’introduzione di nuove chimiche di celle a basso costo.

La Commissione Europea e il Regno Unito hanno approvato meno di 7 miliardi di euro in aiuti di stato per la produzione di batterie dall’inizio del 2022, una frazione dei 140 miliardi di dollari necessari per raggiungere l’obiettivo di 1,4 terawattora di capacità di produzione di batterie entro il 2030. Gli Stati Uniti spenderanno 160 miliardi di dollari in crediti d’imposta entro il 2029 per celle solari e batterie, mentre il Canada ha stanziato 25 miliardi di dollari in incentivi per le batterie lo scorso anno, attirando investimenti da Volkswagen e Stellantis.

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Le Politiche e le reazioni internazionali

La Commissione Europea ha introdotto nuovi dazi fino al 48% sui veicoli elettrici cinesi, una mossa che potrebbe avere ripercussioni significative. Pechino ha reagito immediatamente, e si prevede che le ritorsioni non tarderanno ad arrivare. La decisione definitiva di Bruxelles è attesa per novembre, lasciando tempo per trattative.

In Romania, le auto elettriche sono ancora una nicchia, con oltre 500.000 auto Dacia e Ford prodotte all’anno ma nessun veicolo elettrico a batteria. Ford ha annunciato che inizierà a costruire auto completamente elettriche entro la fine del 2024 con il modello Puma EV. Tuttavia, i sussidi per le auto elettriche sono stati dimezzati nel 2024, riflettendosi in un calo delle immatricolazioni del 10% rispetto al 2023.

L’Ungheria, invece, mira a diventare una “superpotenza delle batterie”, utilizzando la diplomazia e i sussidi statali per attirare produttori di batterie e veicoli elettrici, principalmente asiatici. Tuttavia, il settore automobilistico ungherese ha affrontato una forte opposizione pubblica a causa degli effetti ambientali negativi delle fabbriche di batterie.

Prospettive future e innovazioni

Un rapporto di Dataforce prevede che la domanda di auto elettriche tornerà alta nel 2025, e dal 2029 in Europa verranno vendute più auto elettriche che veicoli diesel e benzina insieme. Entro la fine del decennio, le auto elettriche rappresenteranno il 48% del mercato europeo, mentre la quota combinata di autovetture diesel e benzina calerà al 34%.

Questo cambiamento sarà guidato da obiettivi rigorosi per la riduzione delle emissioni, l’introduzione di auto elettriche più accessibili e miglioramenti nell’autonomia e nei tempi di ricarica. Tuttavia, per una transizione di successo, sarà essenziale che gli Stati membri dell’Unione Europea accelerino lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica pubbliche.

Nel frattempo, la competizione tra brand di auto elettriche si fa sempre più intensa. Xiaomi ha lanciato la SU7, un’auto elettrica con un design futuristico e prestazioni elevate, che ha ottenuto risultati record sul circuito di Nurburgring, superando modelli di Porsche e Tesla. Questo segna una nuova era per l’industria automobilistica, confermando l’importanza delle competenze tecnologiche nella produzione di auto elettriche.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il mercato dell’auto elettrica in Europa è in una fase di transizione critica. Nonostante le sfide legate ai costi delle batterie e alla necessità di infrastrutture di ricarica, le previsioni indicano una crescita significativa delle vendite di auto elettriche entro il 2029. La competizione tra brand e le politiche internazionali giocheranno un ruolo cruciale nel determinare il successo di questa transizione.

Dal punto di vista economico, è interessante notare come la domanda e offerta influenzino il mercato delle auto elettriche. La riduzione dei sussidi e l’aumento dei dazi possono avere un impatto significativo sulla domanda, mentre l’offerta è influenzata dalla capacità di produzione e dalle innovazioni tecnologiche.

Un concetto avanzato correlato è quello delle economie di scala. Man mano che la produzione di auto elettriche aumenta, i costi di produzione per unità diminuiscono, rendendo le auto elettriche più accessibili ai consumatori. Questo fenomeno sarà cruciale per il successo a lungo termine del mercato delle auto elettriche.

Riflettendo su questi aspetti, è chiaro che la transizione verso la mobilità elettrica non è solo una questione tecnologica, ma anche economica e politica. La cooperazione internazionale e gli investimenti strategici saranno fondamentali per superare le sfide e cogliere le opportunità offerte da questa rivoluzione nel settore automobilistico.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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